1. Schiava aziendale


    Data: 07/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: ProfWhip, Fonte: RaccontiMilu

    ... in scena, troietta di papà. Storace, entri pure!
    
    La porta si aprì, e Storace entrò, rimanendo per un attimo quasi paralizzato dallo stupore per ciò che aveva di fronte agli occhi. Appena ebbe realizzato, chiuse rapidamente la porta dietro di sé. ‘ Eccomi’! ‘ disse quindi, con sorriso perverso dipinto in faccia. ‘ Qualcuno mi deve delle scuse?
    
    Depoulos sorrise, guardando Manuela.
    
    Suo malgrado, la ragazza cominciò a fare quello che doveva. Iniziò a oscillare le natiche, portando la mano alla vagina ancora dolorante e cominciando ad aprirla e strofinarla con le dita nel modo più osceno di cui era capace, offrendo a quell’uomo schifoso, che odiava, uno spettacolo vergognoso e umiliante’ e cominciò a implorare’
    
    ‘ Papà’ ti prego papà’ mi dispiace di essere stata arrogante’ io’ devo essere punita papà’
    
    Manuela si sentiva sprofondare. Le riusciva così difficile chiamare ‘papà’ quel vecchio porco’ e questo le faceva paura. Si arrese al volere di Depoulos’ Cominciò a immaginare che dietro di lei ci fosse veramente suo padre. E continuò a sprofondare’
    
    ‘ Ti supplico papà’ ti supplico mettimelo nel culo’ per punizione’ fottimi il culo ti prego papà’
    
    Storace guardò Depoulos, incerto. ‘ La troietta di papà &egrave abbastanza grande per essere sverginata anche dietro, ‘ disse Depoulos. ‘ Si accomodi, Storace.
    
    Storace fece un ghigno incredulo, e si avvicinò alla bella ragazza indifesa. Lasciò vagare il proprio sguardo sul corpo invitante di lei, le belle natiche ...
    ... arrossate da un’evidente sculacciata recente, la vagina altrettanto arrossata e gonfia, le cosce lucide di umori’ Portò le mani alle natiche di Manuela, cominciando a palpare la morbida carne della ragazza con gusto. Aveva le unghie piuttosto lunghe per un uomo, e si divertiva ad affondarle nella pelle dolorante di Manuela. Era evidente che l’uomo si stava togliendo una soddisfazione, e che voleva prendersela calma.
    
    ‘ Finalmente sei stata messa al tuo posto, puttana boriosa, vero? ‘ le disse, palpandola e torturandola con le mani e le unghie.
    
    Manuela singhiozzava’ ‘ Ti prego papà’ ‘ suo malgrado, continuava a ondeggiare i fianchi, venendo incontro ai palpamenti di Storace, facendogli scivolare sensualmente le natiche nelle mani ‘ ti prego papà’ prendi il culo di quella troietta della tua bambina’ usami come la puttana vogliosa che sono’ la puttana del mio papà’ ti prego papà’.!
    
    Storace rideva’ ora le stava toccando le cosce, le natiche, le aveva messo le mani fra le cosce’ stava esercitando il suo potere, voleva farle sentire quanto era impotente e indifesa’
    
    Manuela sentì lo ‘zip’ di una cerniera che si abbassava, e chiuse gli occhi, rimanendo in attesa’ sentì il contatto del membro dell’uomo che si appoggiava fra le sue natiche, e poi scivolava in avanti a sfiorarle la vagina’ caldo, duro’ grosso’ Trovava ancora più odiosa l’idea che quel porco di Storace fosse così ben dotato’ che potesse esercitare su di lei quella forma di potere animalesco, di ‘riempirla’ con un ...
«12...181920...25»