Cinema 02
Data: 06/10/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... quindi?”
“Quindi … proviamo a stare al gioco per un po’ … vediamo quali sono le sue intenzioni…”, gli proposi.
“Non voglio, quell’uomo mi inquieta… hai visto cosa mi ha fatto al cinema…”, rispose Paola.
“Ci sono io questa volta vicino a te, non ti preoccupare …”, le dissi.
“Va bene”, accettò lei, “ma se le cose si dovessero mettere per un verso sbagliato interrompiamo e ce ne andiamo”.
Finimmo di bere i nostri drink e guardammo in direzione del tavolo di Umberto, che era vuoto.
“Venite”, ci disse Giulio che nel frattempo ci aveva raggiunto. Lo seguimmo lungo un piccolo corridoio che dava su una saletta laterale del locale.
Ad attenderci seduto su un divanetto stava Umberto.
Una volta che fummo dentro, Giulio chiuse la porta.
“Avete preso una decisione?”. Chiese Umberto
Paola non parlò.
“Va bene, accettiamo il gioco, ma poi dovrà cancellare quel filmato”, intervenni io.
Umberto fece un largo sorriso, “ma certo…”, disse infine.
Poi tirò fuori un pezzo di carta e lo mise in mano a Paola.
“Leggilo ad alta voce”, disse infine in tono perentorio.
Paola lo iniziò a leggere prima a mente.
“Ma… ma non posso leggere questa cosa ….” Disse infine.
“Andiamo”, fece Umberto, “fa parte del gioco. Leggilo…”
Paola rimase un po’ titubante, guardandomi perplessa.
Poi iniziò a leggere.
“Io Paola accetto il patto proposto dal signor Umberto che da questo momento diventa il mio … padrone…e io la sua schiva…”
Fece una pausa “…e pertanto ...
... potrà disporre di me a suo piacimento …” ancora una pausa, guardandomi.
“Potrò rivolgermi a lui solo se sarò interrogata e…e rivolgendomi a lui dovrò chiamarlo…. signore … o padrone…”, “Ma non posso andare avanti… ”, protestò mia moglie.
“Stai andando benissimo”, disse Umberto, “diglielo anche tu”, fece rivolto a me.
Ciò che stavo ascoltando mi procurava delle sensazioni forti e contrastanti. Ero in una situazione incontrollata di disagio e eccitazione. Mai avevo pensato a mia moglie come una schiava e le uniche parole che mi vennero in mente di dire furono “Vai avanti a leggere, Paola”.
Mia moglie, mi fissò, poi lentamente continuò a leggere.
“Dovrò tenere un contegno e un atteggiamento rispettoso verso il mio padrone, se mi rivolgerò a lui dovrò tenere gli occhi bassi. Lui si rivolgerà a me con l’appellativo di…. Di schiava … o p…puttana, o qualsiasi altro appellativo che lui ritenga opportuno per rimarcare la mia sottomissione e la mia appartenenza a lui… Il mio padrone si occuperà del mio addestramento come schiava sottomessa e io seguirò le sue istruzioni con scrupolo e senza esitazioni.”
Finito di leggere il foglio, Giulio lo prese dalle mani di Paola e lo riconsegnò ad Umberto che lo ripiegò.
“Normalmente ci sarebbe bisogno dei una firma”, disse, “ma per ora mi accontenterò del fatto che l’hai letto.”
Paola teneva gli occhi bassi, non sapendo cosa dire.
Poi Umberto rivolgendosi a me mi disse: “siediti qui sul divano”.
Lentamente mi staccai ...