1. Ubriaca


    Data: 03/10/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: stinf, Fonte: Annunci69

    CAPITOLO 30
    
    Anche quel venerdì sera sono andata in collina a cena dai soliti amici anziani, in due abbiamo bevuto una bottiglia di nebbiolo e dopo cena abbiamo giocato a carte fino a mezzanotte facendoci diversi cicchetti di grappa. Al rientro in città, fatti qualche centinaio di metri c’è uno spiazzo ho parcheggiato la macchina, non ero brilla ma poco ci mancava, avevo voglia di scopare ma non riuscivo a decidere cosa fare. Poi mi sono cambiata tolti jeans, mutande e la maglietta, mi sono messa una minigonna a pieghe e una camicetta e sotto niente.
    
    Così vestita sono passata dal Valentino, arrivata vicino al parcheggio dei vigili dove solitamente mi fermo, quella sera non c’era nessuno, allora passo il Po e vado a parcheggiare di fianco al Palazzo Esposizioni, anche lì oltre a un chiosco che vende panini non c’è movimento. Resto un po’ in macchina e penso a cosa fare, poi scendo e mi avvicino al chiosco chiedo se vendono superalcolici e il ragazzo tira fuori una bottiglia di whisky e me ne versa una abbondante razione, quella sera mi sentivo un po’ depressa e mi sono tracannata il liquore in un amen e me ne sono fatta versare un altro bicchiere.
    
    Mentre bevevo e chiacchieravo con il ragazzo del chiosco si è avvicinato un travestito che mi ha subito guardata di brutto.
    
    _ “Questa e la mia zona, non puoi venire qui a battere”.
    
    Io gli ho spiegato che non battevo ma questi era incazzato, forse perché quella sera non c’era gente in giro, io ho finito il liquore e ...
    ... sono risalita in macchina, la testa cominciava ad essere pesante e se chiudevo gli occhi vedevo tutto girare. Ho acceso il motore, volevo andare a casa ma non me la sentivo di guidare e mi sono spostata davanti alla fontana delle Quattro Stagioni, mi sono fermata sotto un enorme platano ed ho cercato di riprendermi, mi sono guardata intorno ed ho visto che il cancelletto per entrare al giardino roccioso era aperto, lì sotto un altro enorme platano con i rami che arrivavano fino a terra c’era un tavolo in cemento con due panchine ai lati.
    
    Sono scesa dalla macchina e sono andata a sedermi su una panchina, lì almeno c’era un po’ d’aria e speravo di riprendermi. Ogni tanto passava qualche macchina ma non potevano vedermi, c’era un lampione ma la luce era fioca e oscurata dalle foglie del platano, saranno passati 15 minuti e vedo passare una 500 con due a bordo che in prossimità della mia macchina ha rallentato e poi si è allontanata, passano ancora alcuni minuti e la macchina ripassa sempre rallentando. Io ho sempre più la testa che mi gira, sono abbastanza sbronza, vorrei andare a casa ma al solo pensiero di salire in macchina mi viene la nausea.
    
    Poi è ripassata nuovamente la 500 ma questa volta si è fermata dietro alla mia auto, di notte al Valentino non ci sono macchine parcheggiate e ho pensato subito che volessero rubarmela, i due che sono scesi hanno fatto un giro attorno alla macchina guardando dentro poi si sono messi a guardare in giro e mi hanno vista e si sono ...
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