1. In coda all'ufficio postale


    Data: 17/09/2022, Categorie: Tradimenti Autore: renko, Fonte: Annunci69

    Nell'alto Veneto ci sono molti paesini con pochi abitanti, spopolati da anni di emigrazioni verso località che offrono più opportunità di lavoro, sia in Italia che all'estero.
    
    La vita generalmente vi scorre tranquilla, un po' monotona, ci si conosce tutti e si sa tutto di tutti, vizi, virtù, abitudini e soprattutto ... scappatelle.
    
    Ci sono anche dei rischi però nella vita in questi luoghi, non certo legati alla delinquenza o allo stress, piuttosto alla mancanza di servizi essenziali.
    
    Alcuni anni fa nel mio paese abbiamo corso il rischio di perdere l'Ufficio Postale! Proprio così, vista la densità di popolazione e la concomitante presenza di uno sportello della locale Cassa Rurale, le Poste minacciavano di chiudere l'ufficio che da sempre si affaccia sulla piazza principale del paese.
    
    C'è stata allora una mezza sommossa popolare per scongiurare il pericolo, alla fine tutti i paesani hanno deciso di trasferire il conto dalla banca alla Posta, con il risultato di mantenere aperto il presidio postale ma di creare file chilometriche allo sportello in cui lavora un unico impiegato, mentre il direttore se ne sta in ufficio a leggere il giornale e ricevere clienti di prestigio.
    
    Ah, dimenticavo... l'agenzia della Cassa Rurale ha chiuso quasi subito dopo essere stata acquistata da un'importante Banca!
    
    Comunque quello che ci interessa per il racconto sono solo le file interminabili allo sportello, a volte la fila inizia addirittura fuori dall'ufficio ...
    ... postale!
    
    Purtroppo alcune utenze si possono pagare solo con bollettino postale, smadonnando per il tempo che perderò in coda decido di andare in posta verso le undici e trenta di un sabato mattina di metà luglio, sperando che a quell'ora le signore siano alle prese coi fornelli e i loro mariti al bar per l'aperitivo. Un "obbligo" per i veneti!
    
    Macché! Una bella fila anche stavolta!
    
    Sono l'ultimo cliente e sbuffando mi accodo paziente. Davanti a me, penultima della fila, trovo Mara, la moglie del medico del nostro paese. Una bella donna sui 45, castana, fisico tonico frutto di molte ore di palestra, un culo da far invidia a ragazze con metà dei suoi anni e due tettine impertinenti che sfdano la legge di gravità nonostante le primavere trascorse.
    
    Devo dire che non ha avuto figli, e forse questo la aiuta a mantenere il fisico che ha.
    
    Il marito, Paolo il dottore, come lo chiamano tutti, è un tipo sportivo, piacente, simpatico e... gran puttaniere!
    
    Sicuramente il più abile scopatore di mogli altrui del paese, aiutato anche dalla professione che fa, ha la possibilità di spogliare tutte le ragazze che si recano da lui anche solo per un mal di gola e la cura è quasi sempre la stessa...
    
    La povera Mara, come si dice da noi, ha più corna di un cesto di lumache, ma daltronde lo sapeva che tipo era "Paolo il dottore" quando l'ha sposato.
    
    Dicono che lei fosse una vera bellezza da ragazza, che abbia fatto perdere la testa a mezzo paese e infine anche allo scapolo d'oro, che ha una ...
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