Un mondo come piace a me -3-
Data: 15/09/2022,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: LanA, Fonte: EroticiRacconti
La mano si staccò dalla tetta sinistra e passò alla figa mentre l’altra mano usci dalla figa e artigliò la tetta destra, con quattro dita infilate dentro e il pollice che si opponeva sul pube.
Le aveva praticamente impugnato la passera.
Il nonnino stringeva questo pugno di figa mentre oscillava su e giù sempre più velocemente.
L’operaio tolse il cazzo dalla bocca della ragazza e cominciò a strofinargli in faccia le palle pelose, non contento, si abbassò i pantaloni della tuta fino alla caviglia e ordinò alla ragazza di leccargli bene fra i coglioni e il buco del culo.
La ragazza cominciò a fare quanto ordinatole con gusto.
Ma purtroppo il bus stava giungendo alla fermata e la vecchietta rivolgendosi ai passeggeri del bus disse
“Ma che brava, guardate la mia nipotina com’è porca, mi ricorda la mia gioventù.
Ma adesso siamo alla fermata.
Dai scendiamo tutti e tre che continuate sul marciapiede, voglio proprio vederti quando ti riempie la bocca di crema calda”.
Il bus si fermò, i tre scesero e la ragazza eseguì un ordine impartito dall’operaio, si sdraiò sulla lunga panca di legno che si trovava sotto la pensilina della fermata, mentre l’operaio si tolse i pantaloni e inforcò la panca all’altezza della testa della giovane donna.
A questo punto la ragazza richiamò l’attenzione dell’operaio dandogli un leggero schiaffetto alle abbondanti natiche pelose e gli disse qualcosa toccandosi in viso.
Elena non riusciva più a sentire cosa si dicessero ma ...
... immaginò che la ragazza avesse chiesto all’operaio di lubrifigarle la faccia prima di sedercisi sopra.
L’uomo la accontentò, spinse la testa indietro e cominciò a gorgogliare, poi si abbassò rapidamente ed elargì un’enorme sputazza giallognola sul viso della signorina, la quale, sorridente alzò entrambi i pollici con il viso inondato di saliva densa che stava lentamente colando fra i capelli rossi.
Ora che la faccia era ben lubrifigata, l’operaio ci si sedette comodamente sopra e cominciò a strofinarle il buco del culo su naso, bocca e lingua.
Nel frattempo, la nonnina dava una mano un po’ come poteva massaggiando dolcemente il membro dell’operaio che diventava sempre più duro e la cappella sembrava sul punto di scoppiare, mentre la ragazza gli faceva un servizio di rimming memorabile.
Poi il bus ripartì ed Elena non riuscì a vedere il Gran Finale.
Il vecchietto dietro di lei era tornato a sentirsi giovane e forte come un ventenne.
Se ne stava aggrappato a figa e tetta come fossero una liana, la patta dei suoi pantaloni (che stava strofinando sulle chiappe di Elena da 20 minuti) aveva ormai assunto dimensioni colossali.
Presa nelle grinfie del nonno, Elena ansimava pesantemente e cominciando ad emettere gemiti di piacere.
Purtroppo stava giungendo alla fine del percorso e la sua fermata era a soli 2-3 minuti.
Afferrò le mani grinzose del vecchio e le strappò via a fatica dalla loro attività frenetica
“OK nonnino, mi sono scaldata abbastanza, stiamo ...