Narrami di te
Data: 11/09/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Il mio nome è Ludovica (in codice “fica” per le mie adorate, profonde e predilette conoscenti), perché così loro m’appellano in maniera amichevole, benevola e confidenziale quando ci ritroviamo tutte assieme. Ho cinquantatré anni d’età compiuti il mese scorso e sono ammogliata da venticinque anni. Con il mio attuale consorte stiamo bene insieme, facciamo molte cose, approviamo diversi interessi in comune e sottoscriviamo siglando svariate emozioni. Di frequente, come in tutte le coppie, da qualche tempo bisticciamo concitatamente e ci scontriamo finanche vivacemente, tuttavia quest’aspetto non lo reputo né lo ritengo un problema insuperabile, nel senso che non sono controversie né questioni tali che ci fanno irrompere sfociando in crisi come coppia, perché semplicemente le facciamo e così come iniziano poi in un baleno si concludono. L’effettivo, reale, inespresso e in ultimo latente problema però, inizia sennonché allorquando cominciano i rapporti sessuali.
Io infatti, da qualche tempo (da cinque anni) mi sento in realtà esageratamente in pieno misfatto, una specie d’infrazione e un’inedita malefatta m’assale irrimediabilmente scuotendomi la psiche e l’intelletto nel tempo in cui facciamo l’amore, perché sovente mi viene da meditare a delle cose, a dei tipici frangenti e a delle situazioni che mi eccitano enormemente, in cui non sempre c’è il mio attuale coniuge, all’opposto, persino mi vengono in mente scene di film porno, di altri uomini della vita quotidiana, di ...
... persone già viste, adocchiate, salutate appena, conosciute realmente o immaginate, giacché mi compaiono situazioni non vissute, anche più cospicue e rilevanti rispetto a come sono io e alla mia naturale indole. Ciò che maggiormente m’aizza e mi stimola, è identificarmi nel piacere che ricevono le donne delle mie fantasie. Come è possibile tutto questo? Può darsi che voglia dire e indicare, che sono in scompenso e in sbilanciamento, con il mio attuale consorte e non me ne sia giammai accorta?
La mia adorata amica Monica mi riferisce incoraggiandomi e rincuorandomi di non farne un dramma, perché mi spiega commentando il mio timore e decifrando la mia incertezza, che tutto ciò che mi sta accadendo, non è poi talmente minaccioso né preoccupante, inconsueto né strano come io penso. Lei mi riferisce sottolineando per bene l’argomento, che la fantasia a letto è un elemento determinante, un fattore assai fondamentale, un ingrediente basilare e sostanziale assai considerevole e di gran peso nella vita, e quindi pure nella sessualità in tutta la sua cornice che la stessa racchiude. Alquanto regolarmente, gl’individui s’angustiano e si turbano di quanto sia concreta l’inventiva e tangibile la fantasia, e quest’apprensione è parecchio più percepita e avvertita, laddove si ha a che fare con la sessualità. Questo è leggermente il mio caso. Ammanettare e immobilizzare la fantasia entro delle regole, aggiunge in maniera solerte, netta e decisa Monica, avrebbe lo stesso valore e corrisponderebbe ...