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Alessandra e la gara delle Dee
Data: 08/09/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... cagarti in bocca’ non ancora, non sei degna della mia merda” E così dicendo si sedette sul water tradizionale ad eppoggiò i piedi sul petto della serva. Mentre attendeva che la natura facesse il suo corso si divertì a giocherellare con la saliva sulla faccia della serva. Era da sempre il suo gioco preferito il far oscillare la saliva davanti agli occhi della derelitta per poi ritirarla a sé. Il gioco per lei consisteva nel sputare addosso ad Ale proprio quando lei non se l’aspettava più. Anche quella sera ci riuscì. Improvvisamente tutte e due sentirono un ‘PLOFF’ R:’ Ale’. Mi sa che è ti è nato un fratellino ahahah’ e così dicendo si alzò dal water. ‘non vuoi vedere che bel fratellino che hai?’ A: ‘No padrona, la prego’ R: ‘Era una domanda retorica, cogliona! Muoviti, metti la testa nel cesso e guarda tuo fratello!’ Ale si alzò e si mise in ginocchio a guardare dentro alla ‘culla’ il neonato. R:’ Per stavolta ti grazio e ti evito di dare il bacio di benvenuto al tuo nuovo parente” A: ‘Grazie Padrona!!’ R:’ Aspetta a ringraziarmi, non ho finito! Devi ancora essere punita per la tua mancanza! Vedi, Sara prima ha finito la carta igienica e non so come pulirmi. Tu hai la bocca disinfettata dopo tutti i lavaggi che ti ho fatto fare’ non serve che aggiunga altro, vero?’ Roberta con l’indice destro indicò il suo buchino ma la serva esitava. ‘Muoviti Cagna se non vuoi che ti faccia ingoiare lo stronzo che galleggia nel water!’ Terrorizzato alla sola idea, Giuliano si ...
... tuffò fra le natiche della ragazza e cominciò a dare i primi colpetti di lingua. R: ‘Apri gli occhi, guarda bene cosa stai facendo Ale. Voglio che tu ti renda ben conto che sei diventata una leccaculo che uso come carta igienica. Che sapore ha la merda? Racconta” L’odore che sentiva fra le natiche padronali era decisamente fastidioso ma per sua fortuna le feci erano molto sode e avevano lasciato quasi intonsa la circonferenza del buco del sedere della Dea. Restava praticamente solo un fastidioso odore. Quasi’ man mano che procedeva a leccare il culo della sua ragazza, Giuliano avvertiva sul palato un retrogusto indefinibile. Non esattamente di merda ma’ di un gusto pungente e vomitevole ma che non avrebbe definito proprio di merda. A: ‘Padrona’ ha un sapore indefinito’ non sap” Una scorreggia le rimbombò nella cavità orale che ebbe l’effetto di una cassa armonica così forte che fece eco in tutto il bagno. La padrona ne rise di gusto e le disse: ‘Lascia stare, non dire altro, hai il fiato che puzza di merda ahahah finisci di pulirmi il culo, lavati i denti altre tre volte e poi vattene. Roberta si rivestì ma prima di uscire lasciò un biglietto ripiegato sul marmo del mobiletto del lavandino con su scritto X GIULIANO. Quando fu uscita Giuliano poté smettere di recitare la parte di Alessandra e si lavò subito i denti. Nel farlo aprì il biglietto. C’era scritto: DOPO LA DOCCIA NON RIVESTIRTI, TI ASPETTO IN CAMERA Sorrise e pensò che quella poteva essere la sublime conclusione di una ...