-
CHLOE
Data: 05/09/2022, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... tua madre che non ho scordato l’invito che le ho fatto; che il discorso lo riprenderemo al mio ritorno. Dille anche della tua proposta di farmi ingravidare da mio figlio e da te utilizzando un suoi ovuli. Tu tieniti sempre in forma. Sai quella cosa della doppia penetrazione mi attizza molto. Ne parlerò con tuo padre. Spero di poterlo convincere ad accettare che voi due possiate prendermi contemporaneamente. Ora va.’ Chloe ; (132 ‘ 66 ‘ 91) Parte 3^ Non mi resta che fare i bagagli e partire. Per quello che mi frulla nel cervello ho poche cose da portarmi dietro. Mi bastano un paio di jeans, un paio di camice, qualche reggiseno e qualche tanga. è quanto basta. Faccio una doccia, mi asciugo e vado al telefono. Compongo il numero dell’agenzia di viaggi e prenoto il volo per il Kenia. è il paese dove l’oggetto dei miei sogni erotici è impegnato a svolgere le sue mansioni di ricercatore. Si tratta di mio figlio. E’ lui l’incubo dei miei sogni erotici. è da quando frequentava il liceo che ho cominciato a sognarlo. Poi i sogni si impossessarono della mia mente e finì che mi innamorai di mio figlio. Cominciai a provocarlo. Facevo la doccia lasciando la porta del bagno aperta in modo da farmi vedere nuda; anche la porta della camera da letto era sempre aperta, dormivo nuda per farmi vedere. In casa indossavo sempre vestitini che lasciavano vedere molto della mia carrozzeria. Gli sbattevo sotto il naso parti abbondanti delle mie mongolfiere che sapevo gli ...
... piacevano molto. Spesso con la scusa di cercare qualcosa mi chinavo e gli davo in visione il mio culo senza niente che lo coprisse; oppure quando eravamo nel salone mi sedevo sulla poltrona ed allargavo le cosce in modo da mostrargli la congiunzione delle stesse libere da mutandine. Lo guardavo negli occhi e con lo sguardo gli dicevo che lo volevo; che se lui avesse solamente tentato non mi sarei ribellata. Speravo, volevo, desideravo che mi saltasse addosso e mi facesse sua. Volevo essere violentata. Sapevo che desiderava farlo. Ma il fatto di essere sua madre lo frenava. Si rifugiava in bagno o nella sua camera e dava sfogo alla sua libidine masturbandosi. Poi conobbe una ragazza e dopo essersi laureato la sposò. Mi sentii cascare il mondo addosso. Non feci niente per farlo desistere. Pensai che era meglio. Ma così non fu. La mia mente era ormai sua. Il pensiero di farlo mio non mi abbandonò. Continuai a provocarlo. Volevo strapparlo alla moglie. Gli feci capire che se lui mi voleva ero pronta a concedermi. Non ci riuscii. Sua moglie gli partorì un figlio. Quando il bambino raggiunse l’età di dieci anni lui ebbe l’incarico di recarsi in Kenia per delle ricerche. I primi tempi tornava ogni fine settimana. Poi la sua presenza si diradò fino al punto che tornava a casa ogni 5, 6 mesi. Per una donna vogliosa come era la moglie era un periodo molto lungo. Fu cosi che, nel mentre io continuavo a tenere i contatti con lui attraverso il telefono, mia nuora lo sostituì facendo entrare il ...