Sotto il loro controllo
Data: 02/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu
... suocera. La vedevo enorme e gonfia, allargarsi ed inghiottire quell’enorme cazzone. Io lo infilai sempre più a fondo accelerando il ritmo, mentre Eleonora le titillava violentemente il clitoride. Eleonora, gemente per la lingua che la stava frugando, ormai era praticamente seduta sul viso della madre, mentre con le dita titillava la clito di Silvia, io ormai davo colpi come fendenti, tenendole le gambe allargate con i polpacci appoggiati alle mie spalle. Vedevo il suo ventre scosso dai sussulti sempre più veloci, fino ad arrivare al culmine del piacere. Una serie di getti di liquido femminile mi bagnò il ventre ed il dildo, lo estrassi per un attimo sbattendolo sul clitoride, poi glielo reinfilai immediatamente, dando subito altri 5 o 6 affondi in rapida successione provocandole un nuovo orgasmo con altri schizzi. La figa fradicia e gocciolante sembrava ancora più gonfia e grande. Lo spettacolo che si parava davanti ai miei occhi era fantastico. Vedevo quell’enorme cazzo penetrarla e darle piacere, facendola pulsare e schizzare. Silvia tentava di stringere le gambe a difesa, ma Eleonora gliele teneva allargate e mi invitava a continuare a fotterla. Io a questo punto affondavo i colpi buttandomi di peso, quasi a volerla sfondare. ‘Dai porco, scopala, fai godere questa troia di mia madre, la voglio vedere impazzire di piacere’. Io ho continuato ad affondare il grosso dildo con rabbia e la vedevo sempre più divincolarsi. Le sue enormi tette sbattevano come animate da vita ...
... propria. Io continuavo senza sosta, frustrato dal non poter partecipare al piacere, ma fiero di darne. Silvia fu scossa da tremiti ininterrotti di piacere. Anche lì Eleonora mi invitò a continuare a fotterla, fino a quando non la sentì urlare supplicando di smettere. Anche Eleonora era ormai vicina all’orgasmo, e solo quando lo raggiunse si buttò di lato liberando la madre. A quel punto mi sfilai e lascia cadere le sue gambe sul letto. Si abbandonò quasi a peso morto, sfinita dall’intensità del piacere provato. Io girai intorno al letto, il grosso strapon era luccicante di umori e nella trasparenza vedevo il mio cazzo miseramente minuscolo e inadatto. La frustrazione della situazione mi stava eccitando ulteriormente. Sentivo di godere sempre più della mia profonda incapacità di soddisfare quelle due assetate di sesso. Lanciai un’occhiata alla figa di Silvia, era stupenda così gonfia, fradicia, slabbrata e con ancora un’apertura enorme. Mi avvicinai alle spalle di Eleonora. Sapevo che non ne aveva abbastanza, l’avevo vista troppe volte alle prese con negri dai cazzi asinini venire sbattuta esageratamente. Ma aveva una capacità di recupero straordinaria. Così come i suoi buchi. ‘Hai detto che lo volevi tutto in culo o sbaglio?’ Ele voltò lo sguardo malizioso verso di me e con voce suadente disse leccandosi le labbra ed infilandosi un dito in bocca: ‘Non aspettavo altro, però mi impalo io’. Si posizionò a pecora davanti all’enorme cazzo e lo puntò al suo forellino. Lentamente cominciò ...