Sotto il loro controllo
Data: 02/09/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu
... seno sul viso, oscillando il busto a destra e sinistra schiaffeggiandomi con le sue maestose tette. Poi con una mano ne afferrò uno portandolo alla mia bocca ‘Succhialo! Su piccolino succhia bene’ mi ordinò con voce ferma. Non me lo feci ripetere, lo circondai con le labbra e cominciai a succhiarlo. Mentre ero impegnato dalla madre, Eleonora si era allontanata ed era uscita dalla mia visuale, la sentivo trafficare con qualche cosa ma non riuscivo a cogliere cosa. Silvia gemeva e accentuava il movimento del bacino, schiacciandomi le tette in bocca. Non riuscivo a muovermi, con le mani ancora legate dietro la schiena il peso del suo corpo mi schiacciava al letto bloccandomi. ‘Ti piacerebbe farci un giro dentro, senti come è eccitata, sta grondando dal desiderio, ma con il tuo pisellino non saresti in grado neppure di farmi il solletico, ho voglia di un vero maschio, non di una femminuccia come te’. Lo strofinamento della sua figa, il suo ansimare, la sua voce calda e sensuale, quello che mi diceva, tutto contribuiva ad aumentare la mia eccitazione, sentivo il mio cazzo pulsare disperatamente contro la mia prigione, ed era abbastanza sicuro che il cialis non avesse ancora cominciato a fare il suo effetto devastante. Quella donna mi faceva impazzire di desiderio, emanava sensualità da ogni poro, e, seppur fisicamente Eleonora fosse più attraente, sua madre mi intrigava da impazzire, e lei se ne era resa conto fin dal primo momento. In più, come tutte le donne mature, ...
... sapeva giocare, conosceva l’arte della seduzione e sapeva usarla in modo devastante. Io ero la sua vittima perfetta. Si girò sopra di me appoggiando la sua enorme figa alla mia bocca. ‘Su piccolino, lecca, succhia bene tutto, voglio venirti in bocca’. Era un sussurro ma con un tono che non ammetteva replica. Si era seduta a cavalcioni del mio viso, offrendomi i suoi buchi da leccare, e coprendomi completamente la visuale. La sentii impugnare la base delle mie palle e cominciare a massaggiarle, mentre con la lingua stuzzicava il mio cazzo attraverso la gabbia. ‘Povero piccolino, hai già le palline piene di sborra, e queste due cattivone non ti lasciano svuotarle. Ma tu non te lo meriti, non hai fatto ancora il tuo dovere, su, datti da fare con quella lingua che è l’unica cosa con cui puoi dare piacere a una donna’. Mi tormentava fisicamente e mi eccitava intellettualmente, mi faceva impazzire, mi sforzai di intensificare il mio lavoro di lingua per portarla presto al piacere, e dare un po’ di sollievo al tormento che mi stava dando. Con la lingua passavo dalle grandi labbra al suo ano, cercando di infilarla dentro. Sapevo che era molto sensibile, e cercavo di affrettare il suo piacere. Silvia infatti cominciava ad ansimare sempre più, ma mi afferrò con una mano la base delle palle stringendo forte. Lanciai un urlo di dolore. ‘Ehi piccolino, ho capito il tuo gioco, non puoi fare le cose di fretta, fai un lavoro come si deve!!’. La troia mi aveva colto in flagrante, e aveva ...