1. Una Famiglia "Perversa" [Fine]


    Data: 30/08/2022, Categorie: Incesti Autore: Q2069, Fonte: EroticiRacconti

    Questa è la continuazione del racconto Una famiglia "perversa", che purtroppo è stato pubblicato troncato a metà per limite di caratteri.
    
    Vi invito a cercarlo per poter godere a pieno di quanto segue.
    
    Dunque, eravamo rimasti con quella troia di mia madre che me lo stava per succhiare
    
    in cucina...
    
    La troia invece di allargare l'elastico dei miei pantaloncini li ha semplicemente afferrati e strattonati in giù fino alle mie caviglie, creando un effetto a molla che ha fatto sì che il mio bastone, sospinto dalla tensione accumulata dal gonfio corpo cavernoso, le venisse catapultato direttamente in faccia; colpendola più precisamente proprio sotto il naso. Non ho idea del se fosse una cosa voluta da lei (un'altra delle sue provocazioni per eccitarmi ancor di più) o se fosse stato solo un buffo incidente. Fatto sta che per un attimo ridemmo entrambi. Ed anzi, si è messa a ridere anche Susy, ricordandoci così per un attimo della sua presenza. Lei era lì, seduta a non più di un metro da noi; ma mia madre non se ne curava.
    
    Ormai a questo punto si sarà capito, ma lo preciso comunque: a casa nostra il sesso è sempre stato visto solo come un'attività come tante altre. Un modo che hanno i grandi di giocare. Così è spiegato a Susy e così fu' spiegato a suo tempo a me e a Mary quando guardavamo i nostri genitori farlo. Fatto sta che mia madre ha spalancato le sue fameliche fauci e ha avvolto la mia asta rosea con le sue labbra. Ha iniziato a farmi uno di quei pompini che solo ...
    ... lei sa fare. Lei è una maestra! La sua testa si muoveva autonomamente avanti e indietro e nel mentre la mia cappella veniva accarezzata in tutte le direzioni dalla sua lingua che con un movimento circolare creava un mulinello di acqua densissima dentro la sua bocca rovente.
    
    Morivo dalla voglia di afferrarle quella cazzo di testa e manovrarla a mio piacimento per scoparle la faccia. Ma ho resistito, e ho piantato le mani sui miei fianchi scegliendo di far condurre a lei i giochi. Sapevo che in fondo era la decisione giusta; lei è troia quanto basta da sapere come far godere al meglio un uomo. Non pensavo a molte cose mentre ascoltavo i gorgoglii e tutta quella gamma di suoni osceni che fuoriuscivano dalla bocca di mia madre. Una cosa però sì... ricordo di aver pensato E cazzo se avevo ragione!
    
    Intanto i suoi affondi si sono fatti sempre più profondi ed i suoni che emetteva si erano fatti in un certo senso più gutturali. Al contrario di mia sorella, forse ancora un po’ troppo inesperta, nostra madre aveva un ottimo controllo del proprio riflesso faringeo. Io mi alterno dal fissare il soffitto per l'estasi e l'osservare in basso l'ottimo lavoro che quella bella pantera stava svolgendo, e noto che nel mentre con la mano destra lei si stava anche sditalinando. Dall'alto intravedevo oltre i suoi ingombranti seni la manina smuovere con fare elegante le sue belle dita impreziosite da uno smalto colorato, strofinando per tutti i sensi quella carnosa delizia tra le gambe. Credo ...
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