Noi due sorelle puttanelle di una padrona
Data: 24/08/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69
... dentro ai suoi intestini’avvertii un odore inconfondibile che si faceva più intenso e più forte, poi una voce impastata di saliva risuonò nella stanza. Non capii cosa dicesse, ma presumo volesse prepararmi a ciò che accadde poco dopo.
Vi fu un’altra contrazione, e la sua stretta divenne più serrata. Le sue gambe si avvicinarono, schiacciandomi il busto all’altezza del seno. Mi ritrovai bloccata, la pressione mi stava togliendo il respiro. Un attimo di dolore, poi il suono di una scorreggia mi esplose nei timpani e un flusso di aria calda e asfittica mi arrivò direttamente in bocca.
Laetitia mi lasciò respirare i suoi gas intestinali, e dal tremolio del suo corpo capii con chiarezza che stava ridendo di quanto era appena accaduto. Poi la tensione si allentò e il suo corpo sembrò ritrovare la quiete. Soltanto allora la signora si rilassò. Le sue gambe mi lasciarono il petto e la sua mano si staccò dai miei poveri capelli disfatti.
‘Spostati, puttana’ mi ordinò la padrona.
Indietreggiai fino al margine dello scendiletto e attesi nuove istruzioni. Laetitia si mise a sedere sul letto, incrociò le gambe sul materasso e mi osservò per qualche secondo senza parlare. I suoi occhi erano neri e lucidi come gemme di ossidiana. Mi scrutarono dentro e mi rivoltarono l’anima. Lei sorrise beffarda, allungò una gamba e mi sfiorò il viso con un piede.
‘Bacialo’ disse.
Io, senza che nessuno me lo ordinasse, glielo leccai.
‘Anche l’altro, tieni cara la mia puttanella ...
... guardona!!!! "
La adoravo. La amavo. Quei piedi grandi e non più perfetti, con qualche callo qua e là e la pelle dei talloni screpolata, erano la cosa più bella che avessi mai visto. Li assaporai centimetro per centimetro. C’era della polvere sulle piante? Non importava. Anzi, sarei stato io stessa a rimuoverla, così come il mio ruolo di schiava obbediente imponeva.
Mi permise di continuare così per qualche minuto e alla fine mi volle ricompensare.
‘Vieni qui’ ordinò ‘Apri la bocca’
La spalancai e lei ci sputò dentro tre volte. Tenni in bocca la sua saliva finché non mi consentì di deglutire, dopodiché bevvi la mia padrona.
‘Tua sorella mi è piaciuta fin da subito. E’ una puttanella piccola’proprio quello di cui avevo bisogno per mia casa. E’ la mia serva già da una settimana, lo sai? Tu e tua madre pensate che lei vada in giro con amiche, ma non è così. Viene in casa mia a lavare pavimenti, fare bucato, spazzare, stirare, rammendare calzini’ Tu, invece, mi servirai per un altro scopo. Sarai il mio regalo ai miei figli troietta "
Non compresi a cosa si stesse riferendo, ma in quel momento della sorte di mia sorella non mi importava quasi nulla. Tutt’altro. Ero gelosa marcia. Marta era stata la schiava della signora Laetitia per una settimana intera e io non ne sapevo nulla!
La padrona si alzò in piedi, raggiunse i suoi indumenti sparpagliati sul pavimento e li indossò. Sotto la gonna vi era un collare e un guinzaglio. Mi appose al collo il primo e assicurò al ...