1. L’incidente (cap. 3)


    Data: 30/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Tradimenti Autore: steve69, Fonte: RaccontiMilu

    ... leccami le palle Sofia, posso chiamarti così? Masturbati, mentre me lo lecchi, mi piace vederti sgrillettare la fica, Sofia continua, ti prego… – proseguiva a riempire di insulti inverecondi la povera Noemi, chiamandola con il nome della madre, che da parte sua seguiva rapita la scena dal corridoio, in piena oscurità, masturbandosi la fica sempre con maggiore trasporto, lo si intuiva dai rantoli gutturali di piacere che si sforzava a nascondere.
    
    – Sei proprio una brava troia in calore, non ti vergogni nemmeno di masturbarti vedendo tua figlia che si da da fare con il Mandingo africano, buon sangue non mente… – a sussurrare questa frase nel buio era stato F. ponendo una mano sulla bocca di Sofia, per prevenire un urlo di spavento. La vestaglia aperta metteva in mostra un turgido seno che lei si stava accarezzando vogliosamente. F. la aveva sostiruito in quella operazione e aveva incominciato a strizzarle e a torturarle il capezzolo, i gridolini, i respiri di Sofia stavano lì a dimostrare il piacere che stesse provando – e io che mi stavo macerando in sala, pensando di averti messo in forte imbarazzo di fronte a tua figlia, invece sei proprio una gran cagna. Dai, continua a mastubarti, sento il profumo dei tuoi umori provenire dalla tua calda, umida fregna, non smetterla ti prego.
    
    Sofia obbediva all’ordine di F., non riusciva a fermarsi, era in piena trance orgasmica. F. nel frattempo mordicchiava il lobo dell’orecchio di Sofia che ora mugolava di piacere liberamente, ...
    ... dal momento che F. aveva tolto la sua mano dalla bocca per afferrare la mano libera di Sofia per portarsela al cazzo che aveva sfregato per tutto il tempo al culo della troia.
    
    – Ti piace? Dimmi che lo vuoi… DIMMELO! – L’ordine era stato perentorio.
    
    – No, lasciami ti prego, mia figlia potrebbe accorgersi di noi, ti prego… – implorava Sofia. A dispetto di questa sua dichiarazione di diniego, la sua mano aveva incominciato a massaggiare voluttuosamente, quasi di propria iniziativa abbandonandosi alla sua reale volontà, il pacco di F..
    
    – Ho una voglia tremenda di spaccarti in due! Scendiamo in salotto, ti prometto che ci divertiremo… lasciamo i piccioncini alle loro carezze, non vedo l’ora di assaggiare la tua figa.
    
    Detto questo le infila la lingua in bocca, Sofia ricambia, stupendosi al quanto di questo suo gesto. F. la prende tra le sue possenti braccia sollevandola da terra per prendere la via verso il soggiorno proprio nel momento in cui nella camera della figlia Long John inondava il viso di Noemi di abbondante sperma.
    
    – Non ti preoccupare, tra un po’ avrai lo stesso trattamento potrai placare la tua sete di sborra, sono convinto che è parecchio tempo che non assaggi un buon cocktail di succo di cazzo. – E qui si lascia andare a una risata sguaiata che lascia Sofia di stucco.
    
    Giunti nel bel mezzo della scala che collega le camere da letto al soggiorno sentono sbattere la porta di ingresso e un uomo lamentarsi ad alta voce, di un non ben precisato motivo, ...
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