Elenia (Seconda parte)
Data: 30/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Gordon, Fonte: EroticiRacconti
Altri due colpi di lingua bastarono ad Elenia per venire copiosamente. Un orgasmo intenso, un brivido nelle pareti vaginali espanse, anche se non era appagata. Avrebbe voluto di più. Decise che bisognava dar seguito allo spettacolo. Gli diede uno scossone rigirandolo su un fianco con la pianta dello stivaletto.
-"Alzati stronzo, non abbiamo finito" e lo sollevò a mezzobusto per il cappuccio.
L'uomo biascicò qualcosa impaurito facendo fatica a tirarsi su. Gli fece cenno di seguirla, intimandogli di stare ben attento a non sgattaiolare via, altrimenti sarebbe stato peggio una volta riacciuffato. Salirono al sesto piano di una mansarda ben arredata. Il rumore degli stivaletti sul parquet echeggiava in tutto l'appartamento. Elenia mise un po' di musica di sottofondo mentre l'uomo si massaggiava la guancia dilaniata dal calcio; nella penombra filtrava la luce soffusa dai faretti del soppalco illuminando il rivolo di sangue dal volto. L'odore della sostanza ematica, quella visione, frammista all'odore del sangue suscitarono una forte eccitazione in Elenia che per "l'occasione" era rimasta solamente in perizoma. Alzò la gamba per un calcio laterale con il piede a martello e bloccò la gola dell'uomo facendogli reclinare la testa sul bordo del divano.
-"È un ordine e non ti puoi esimere. Lecca i miei piedi smaltati, stupido, prima che ti schiaffeggi con essi!".
Incredulo l'uomo capí che non poteva rifiutarsi. Cominciò dalla pianta, spazzolando tutte le dita fino al ...
... dorso e alle caviglie. Elenia sentí il clitoride implorarle pietà. La pressione sanguigna lo facevano gonfiare, iniziò a sfiorarlo prima lentamente poi a strofinarlo con foga. Due dita. Le portò alla bocca, le assaporò e le infilò in fica. Due orgasmi di fila. I peli erano tutti impiastricciati dei suoi umori. Fu in quell'attimo, quando i suoi occhi erano chiusi e le sue membra si donavano al piacere intenso che l'uomo, in un momento di lucidità le diede un pugno nel ventre. Elenia incassò il colpo meravigliata ed indietreggiò. Si era per un attimo piegata per il dolore abbastanza intenso. Fu solo una frazione di secondo. Uno scatto di ira animalesca miscelata agli orgasmi multipli ancora intensi. Lo guardò fulminandolo con lo sguardo della tigre. L'uomo ebbe timore. Ed era fondato. Sotto la luce dei faretti la gamba sembrava una spada invisibile e letale, di una bellezza diafana mentre fendeva di netto il volto dell'uomo da un lato all'altro con la pianta e il dorso del piede. Otto colpi di dritto e rovescio. Era tramortito. Elenia inspirò. Raccolse tutte le sue forze, sollevò in alto la gamba tenendo la caviglia con la mano e gridò: "yaaaah!". La gamba si abbassò vertiginosamente ed il tallone si abbatté sulla testa dell'uomo. Lo aveva mandato nel mondo dei sogni. Elenia respirava ancora a fatica per via del colpo all'addome ma ad un tratto qualcosa alle spalle catturò la sua attenzione. Un'ombra. Era qualcuno.
-"Hai fatto un buon lavoro Elenia, quasi quanto me."
Non ...