Esperienze perverse: Matteo e Camilla due fidanzat
Data: 30/06/2018,
Categorie:
Tabù
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... Matteo, levati anche tu le mutandine. Scommetto che è venuto duro anche te. Dai seghiamoci alla faccia di questa biondina troia. Tanto siamo fra uomini e questo resterà un nostro segreto.
Matteo cerca di rispondere che si vergogna, che si sente in imbarazzo, ma le insistenze e una certa autorità dell’uomo nei suoi confronti lo fanno cedere.
Anche il cazzo di Matteo salta fuori dalla mutande ma è molto piccolo, un cazzettino che scompare davanti a quello dell’uomo.
“Capisco perché eri in imbarazzo, sei proprio piccoletto lì. Ma non ti preoccupare, quelli come te hanno altri modi di godere.” Finita questa frase sibillina, che fa diventare Matteo rosso come un peperone, Fabio inizia a segarsi il cazzone che diventa sempre più duro.
Dopo qualche minuto, in cui i due si segano i cazzi, vedendo che Matteo volge diverse volte lo sguardo in direzione di quello grosso di Fabio, l’uomo gli prende la mano che il giovane ha sul cazzo e dice:
“Ora ti faccio sentire la differenza fra stringere un cazzettino e un cazzo vero” e mette la mano di Matteo sul suo cazzone. Matteo cerca di ritrarre la mano ma Fabio con fermezza fa circondare il cazzo dalle dita del giovane e guardandolo dice:
“Dai, senti com’è caldo e duro. Non mi dire che non ti piace perché il tuo cazzetto dice il contrario.”
Infatti, il cazzettino di Matteo è tirato fino all’inverosimile, segno che la situazione, seppur imbarazzante, fa eccitare il ragazzo.
“Ma io non ….” Cerca di abbozzare Matteo ma ...
... Fabio lo interrompe dicendo:
“Beh, neanche io sono frocio …. Ma ogni tanto mi piace farmi un bel ragazzino come te … la sessualità è bella se vissuta pienamente. Dai Matteo inizia a farmi vedere come sai fare le seghe. Sega il mio cazzone e il tuo stecchino, dai”
Matteo, ormai completamente soggiogato dalla personalità dominante di Fabio, inizia a muovere la mano su e giù, segando l’enorme cazzone dell’uomo, quasi come se fosse un altro a farlo. Fabio inizia a mugolare per quel tocco delicato e incerto mentre mette un braccio intorno alle spalle di Matteo. Fa risalire la mano fino alla testa e la spinge, con modi decisi, verso il basso. Matteo cerca di resistere, prima dice “No … cosa vuoi fare … “, poi abbozza un “no … dai … questo … no” ma Fabio inesorabilmente piega la testa del ragazzo fino a che le sue labbra sono vicinissime alla cappella.
Matteo interrompe la sega e guarda con un misto di paura e vergogna Fabio, sperando che l’uomo desista dal suo proposito. Ma Fabio è intenzionato ad andare fino in fondo e le sue parole sono inequivocabili:
“Dai piccolo, da una bella leccata alla cappella e poi bagnami tutto il bastone con la tua saliva. Dai che voglio sentire come sei bravo di bocca.”
“Nooo … ti prego … non l’ho mai fatto … ti prego … non voglio .. “sono le parole imploranti di Matteo che però non sortiscono nessun effetto visto che la pressione della mano di Fabio sulla sua testa hanno ormai incollato le labbra chiuse sulla cappella umida e violacea. ...