1. Al ristorante


    Data: 03/08/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: teddyfede74, Fonte: RaccontiMilu

    Al ristorante
    
    Questa sera organizziamo di andare al ristorante e non mangiare sulla nostra barca. Ti piace essere sempre perfetta quando usciamo, per cui ci un po’ di tempo a sistemarti un filo di trucco e a vestirti.
    
    Come sempre non sai cosa metterti, e inizi a provare tutto il piccolo guardaroba che abbiamo in vacanza; in barca si portano poche cose!
    
    Finalmente trovi un vestitino che ti piace e che a me piace ancora di più. Tipo scozzese bianco e nero, senza spalline e che finisce con una gonnellina corta.
    
    Non hai il reggiseno con le spalline trasparenti ne tantomeno quello a fascia, per cui stasera niente: già mi eccita. E lo sai molto bene. Il vestito ti stringe i tuoi generosi seni dentro il tessuto, facendone uscire una discreta parte, meravigliosa; da baciare.
    
    Finisco anche io di prepararmi e siamo pronti per uscire dalla cabina. Da gentiluomo ti faccio il gesto “prima le signore”, ma ho un subdolo piano…
    
    Alzo un minimo la gonna e afferro il perizoma e in un colpo te lo abbasso alle caviglie: “collabori per sfilarle o te le devo strappare di dosso?” Non sei molto convinta, ma avendo poco abbigliamento in barca hai paura di rimanere senza mutande. Alzi un piede con un sandalo rosso con tacco vertiginoso… poi l’altro, così posso rimettere via le mutande. Quei piedi e qui sandali mi fanno venire delle voglie, già li immagino tutti ricoperti…. Ma non adesso!
    
    Scendiamo dalla barca con un piccolo salto, che chiaramente ti alza appena appena la gonnella, ...
    ... cosa che nessuno nota, ma che tu percepisci come una brezza fresca che colpisce direttamente il tuo sesso. I tuoi capezzoli cercano di nascondere questa sensazione, invano. Appaiono belli dritti e sporgenti, attraverso il vestito. Mi guardi con uno sguardo di disappunto per la situazione che si è venuta a creare.
    
    Ci avviamo al ristorante della Marina, ci accomodiamo nell’attesa del tavolo su dei divanetti bassi con un tavolino davanti.
    
    Ovviamente mi posiziono davanti a te, così da poter godere del tuo intimo panorama.
    
    Pensarti con la tua bella figa appoggiata ad un cuscino probabilmente non perfettamente pulito, sapendo che lascerai dei profumi e degli odori ai prossimi avventori, rendendolo ancora più sporco! Forse altre fighe nude di sono appoggiate a quel cuscino, altri umori, altri odori… mi eccita!
    
    Ti mando un messaggio con questo mio pensiero perverso. Inizi a sfregare la tua figa sul cuscino. Ci disturba il cameriere per avvisarci che il nostro tavolo è pronto.
    
    Ci alziamo e ci dirigiamo verso il tavolo, mi soffermo a guardare il cuscino dove avevi appoggiato la figa, noto una macchia di umido, di bagnato.
    
    Cazzo se sei Troia. Sbrodoli dalla tua figa senza ritegno. Anche al ristorante continui a muoverti avanti e indietro, per far strofinare le tue parti intime su un altro cuscino, anch’esso probabilmente sporco.
    
    Ogni tanto abbassi una mano in mezzo alle cosce….. strofini le grandi labbra e le piccole labbra, come la mano allarghi le labbra per far ...
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