Il gioco della troia, del plug e il dom. il genere è un opinione.
Data: 31/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mistressedoggy, Fonte: Annunci69
... mentre, anche senza farmi venire'. 'Voglio usarti e poi farti venire... quando deciderò io che tu lo meriti. Avrai tutto quello che ti occorre: una benda, un collare per tenerti al guinzaglio, un perizoma e un paio di calze autoreggenti da zoccola'. 'Mi piace essere la tua bambola... Sai, il plug dentro fa venire voglia di fare pipì, forse potresti autorizzarmi a farla, quando lo useremo assieme'. 'Preferisco di gran lunga farla io, con te sotto, dentro la doccia. Con giusto la benda, per non sporcare il resto'. 'Potrei approfittarne per farla anch'io. Non credo te ne accorgeresti'. 'Neanch'io lo credo. La mia concentrazione sarà sul regolare il flusso, per godermi a lungo il momento. Ne avrò tanta da fare, la tratterrò tutta per te. Dovrai stare ai miei piedi, a 4 zampe, mentre io mi svuoterò sulla tua schiena, lentamente, dandomi un gran sollievo e un forte brivido per la colonna vertebrale. Come un piccolo orgasmo, ma molto più bagnato'. 'Mmmm lo sai che puoi farlo quando desideri. Avrò gli occhi bendati e sentirò il tuo getto caldo e le gocce e ogni singolo rivolo che, da lì, percorrerà il mio corpo'. 'Non voglio solo farlo, sai che voglio che tu, da sotto, supplichi che io lo faccia'. 'E' molto umiliante...'. 'E' ciò che meriti e che ti serve per darmi piacere'. 'Vorresti anche che ti supplichi per ripulire tutto con la mia lingua?', sapevo bene che lo voleva. 'Lo voglio, certo! E dopo dovrai ringraziarmi per avertelo permesso. Se lo farai bene, ti ...
... premierò con un ultimo schizzo direttamente nella tua bocca aperta'. 'Sarò obbediente e riconoscente, come tu ordini, lo sai'. 'Lo so, ed è giusto che sia così'.
Questo genere di conversazioni via chat, mantenevano alta la mia eccitazione. Provocare, mi faceva sentire molto troietta. Come tale non avrei detto no a nulla di quanto mi avesse chiesto di fare, consapevole che sottomettermi totalmente, affidandomi al suo giudizio, alla sua eccitazione e ai suoi sogni più proibiti, avrebbe aumentato il suo e il mio piacere oltre ogni limite. Mi regalava la gioia di poter godere, così come può farlo una femmina sottomessa, con un dominante eccitato che soddisfa ogni sua voglia, liberamente.
Solo il mio cazzo rigido, a quei pensieri, mi ricordava il mio genere di appartenenza, quello maschile e ricordavo il motivo per cui amavo quel gioco... Ma prima di poter godere come uomo, avrei dovuto mostrarmi degno di poterlo essere: imparando come gode una donna, per applicare tali nozioni, nel momento in cui sarei stato di nuovo autorizzato a essere un maschio.
Per questo, mentre scrivo questo racconto, continuo a fare esercizio. Cullandomi sopra il plug e cercando di farlo rimanere dentro, anche se forse sono troppo aperto affinché questo avvenga.
Circa quanto raccontato, se vedrete per strada un uomo, che cammina come se avesse un grosso plug nel culo, probabilmente sono io che sto andando dalla mia Padrona, a farmi finalmente inculare con il suo nuovo strap-on.