Botti e sigarette
Data: 27/07/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... voltandomi quando bastava per trovare la sua lingua che, a quanto pare, non aspettava altro che la mia. Il bacio che seguì fu incredibile.
Nel frattempo, le sue dita si inserirono nell’elastico del perizoma, scorrendo lentamente sopra al mio sesso bagnato. Quando iniziò a muovere la mano, gli strinsi forte il braccio.
Lanciai un lamento di piacere. Alessandro lo prese come un invito a continuare, a osare di piu. Sentii le sue dita fredde farsi strada dentro di me.
Lo lasciai fare per qualche minuto. Quando decisi che il momento di dargli piacere era finalmente arrivato, gli bloccai la mano e mi voltai verso di lui. Gli sbottonai la camicia.
Guardandolo negli occhi posai le labbra sui pettorali robusti, scesi lungo gli addominali definiti, sfiorai con la punta della lingua il suo inguine.
Alessandro mi sorrise. Aveva capito, ovviamente. Socchiuse gli occhi, in attesa.
Era impossibile non passare da troia. Lui, però, non poteva sapere che era la prima volta che mettevo le corna a Marco. Non poteva sapere che, il giorno dopo, me ne sarei pentita. Non poteva sapere che una parte di me si vergognava per quello che stava per fare.
Ricambiai il sorriso e portai le mani sulla sua cintura. Mi morsi le labbra. Ero nervosa. Inginocchiandomi sul pavimento freddo, mi ritrovai all’altezza in cui l’erezione premeva sui jeans.
- È la prima volta che vado con un altro.
Fu l’imbarazzante tentativo di dargli un opinione diversa di me. Lui, nemmeno ...
... rispose.
Sbottonai la cintura, gli abbassai i jeans fino alle caviglie. Con le mani tremanti, tirai il pene fuori dai boxer. Lo strinsi fra le dita facendo scorrere la mano lungo tutto l’asta, arrivando alla base.
Era durissimo.
Tornai su con la mano e, una volta arrivata sul glande umido, iniziai a far girare il palmo intorno ad'esso. Alessandro chiuse gli occhi e sospirò.
Quindi, lo presi in bocca avvolgendolo fino alla base. Cominciai a muovere la testa dall’alto verso il basso, tenendo le dita strette intorno al suo sesso.
I gemiti di Alessandro riempivano il silenzio della cantina. Sentivo in bocca il forte sapore del suo sesso.
Mi venne spontaneo fare il paragone con quello di Marco, che era più delicato.
Lo guardai negli occhi. Pensai che in quel momento la sua autostima doveva essere alle stelle.
- Wow, così mi fai venire subito. – disse con la voce rotta dal piacere.
Sorrise, compiaciuto.
Glielo succhiai per altri due minuti, stringendo la presa e cercando di andare più veloce. La mandibola iniziò a farmi male. Alessandro, a differenza di Marco, stava messo molto bene.
Iniziai a strofinare la lingua sulla punta del suo pene.
- Cazzo, cazzo, vengo! – urlò.
Ci guardammo negli occhi, fin quando lui non li chiuse esplodendo in un gemito rumoroso. Rimasi con il suo sesso in bocca. Sentii lo sperma scivolare sulla lingua, riempirmi le gengive.
Il sapore era nauseante. Non ero abituata a farmi venire in bocca. Portai il dorso della mano sulle labbra ...