1. L'AMICO SEGRETO


    Data: 22/07/2022, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... cercare il frutto tra le casse.
    
    Il giovanotto da dietro, strabuzzò gli occhi, rimanendo impietrito: non riusciva a concepire con chiarezza quell’ immagine da sogno, che gli si parava davanti.
    
    La signora Filomena, quella bonona, che tante seghe gli aveva ispirato, si abbassava sempre più in avanti e non si accorgeva che la sua gonna saliva lentamente, come un sipario, liberando le gambe e mettendo in mostra fino a parte del il culo e le grandi labbra abbozzate. La visione durò un attimo, poi la donna si rialzò, in tutta la sua statuaria bellezza, era alta almeno dieci centimetri più di lui.
    
    Si voltò e lo guardò, aveva un sorrisetto strano: - Ah, Salvatore,tu stai qui? – gli disse – guarda che mi è caduta una mela tra le ceste, prendila tu che io non ci arrivo! – E sculettando, passò davanti al giovane inebetito e andò verso la cassa, per pagare.
    
    Salvatore era shoccato. Ci mise qualche minuto a riprendersi, poi scrollando la testa continuò a ripetersi che era stata una visione, e che quello che credeva di aver visto non era mai accaduto.
    
    Però il cazzo grosso e spesso, gli era venuto durissimo, nel vecchio jeans logoro e sdrucito.
    
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    Il sabato successivo, la giornata sembrava non passare mai.
    
    Mentre in casa facevano le solite azioni, meccanicamente, quasi non si parlarono. Nell’ aria c’ era un tensione che si sarebbe potuta toccare con un dito.
    
    Suo marito aveva le farfalle in pancia, sicuro che l’ incontro della sera sarebbe stato decisivo. Stavolta ...
    ... avrebbe visto davvero l’ effetto che gli faceva vedere sua moglie chiavata da un altro e, per ora, non faceva che sentirsi molto su di giri … era come se una delicata tortura gli venisse inflitta, come una droga. Quei pensieri gli facevano male ma, allo stesso tempo, non avrebbe saputo rinunciarvi.
    
    Anche sua moglie era su di giri e aspettava con curiosità e apprensione l’ arrivo della sera.
    
    Il suo chiodo fisso era il cazzo di Simone.
    
    Per una strana forma di “transfert” lei vedeva l’ altro più sotto l’ aspetto del suo membro, che come persona.
    
    Idolatrava nei suoi pensieri quel cilindro di carne, meravigliosamente nuovo, a cui avrebbe voluto dedicarsi amorevolmente.
    
    Era deciso: non avrebbe mai detto di no a nessuno dei desideri espressi dal possessore di quel cazzone.
    
    Come una bacchetta magica (quale esempio più calzante) aveva potere su di lei: in pratica mentre Simone, per lei non significava quasi niente, amava il suo cazzo con tutto il cuore e lo voleva felice, appagato e coccolato.
    
    La sera scelse con cura il suo abbigliamento: mini grigia elasticizzata, voleva che fosse ben chiaro che sotto indossava il reggicalze per tenere su le calze di seta nere con la riga. Top nero, reggipetto nero, a mezza coppa.
    
    Portò anche dei profilattici, sapeva che a volte, i due amici li usavano per i loro “giochetti”.
    
    Le scarpe di vernice nera, con i tacchi a spillo, le aveva acquistate apposta per l’ occasione, ispirandosi ai filmini che qualche volta il marito le ...
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