Tommy sulle Dolomiti - Capitolo 2
Data: 30/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Capitolo 2
Contemporaneamente, mentre Tommy stava sparando il suo succo in sogno nella bocca del suo primo amico, senza che lo sapesse, nella stanza vicina un altro ragazzo stava per rilasciare un getto di crema pura.
Anche Lorenzo non sapeva della presenza di Tommy al di là del muro che divideva le loro due stanze ed era impegnato nello stesso esercizio mattutino che stava occupando il suo partner inconsapevole. Ma l'approccio di Lorenzo era diverso, non stava sognando un innamorato perso, né della calda umidità della bocca di un amico. Non sognava mai di qualche cosa, lui sperimentava e per lui tutta la vita era fatta di momenti vuoti tra momenti pieni, quei pochi secondi quando il suo corpo si inarcava dal letto, o le sue natiche si contraevano mentre si masturbava sul water, o le sue gambe e natiche si pigiavano mentre spingeva l’inguine contro il suo pugno. La vita era un susseguirsi di seghe con alcune cose poco interessanti che succedevano tra una e l’altra.
Quella mattina si era svegliato come sempre con un’erezione massicciamente dura e ci aveva avvolto la mano. Anche lui era solo nella stanza, sua madre, con cui viveva (suo padre era morto) era alla colazione del Simposio della Conferenza Internazionale di Urologia. Lei era urologa, una specialista nelle malattie di peni e vesciche e relativi organi e genitali ed inoltre era una specialista in urologia pediatrica: le palle e peni di ragazzi della sua età.
E la sua biblioteca... Ah, la sua biblioteca! Che ...
... eccitazione! Che fonte di informazioni! Che fonte di ispirazione!
Lorenzo rotolò nel letto, si mise comodo facendo scivolare via le coperte dal corpo, era già a torso nudo e calciò via i boxer. Scivolò sul letto verso la testata contro il muro e voltandosi in modo che la sua testa fosse ai piedi del letto, alzò i talloni sul muro finché il cazzo non puntò diritto verso la sua bocca.
Con grande cura (aveva letto troppo di ani e tessuti lacerati), si infilò in bocca un dito a cui aveva fatto attentamente la manicure (In modo che non fosse un pericolo) e lo leccò ed insalivò finché non fu ben bagnato.
Mise la mano tra le sue chiappe (erano belle piene, aveva un bel sedere tondo) e strofinò la saliva intorno all’apertura del culo. Riportò il dito in bocca bagnandolo e bagnando poi il buco del culo una dozzina di volte, spingendo ogni volta il dito sempre più profondamente. Alla fine il dito entrò completamente e fu in grado di sentire la prostata pulsarci contro. Immaginò il dito che strofinava la sua ghiandola (Aveva letto i dettagli dell'anatomia e la fisiologia di come la prostata serve a provocare un grande orgasmo nei libri di sua madre quando aveva solo 8 anni e continuava a leggerli).
Non chiuse gli occhi, non pensò ad un Franco o a un Tommaso o a un Enrico o a qualcun altro, si concentrò solamente sulle sensazioni delle sue manipolazioni e di come si evolvevano. Non l’aveva mai fatto con qualcuno, non aveva neanche mai visto un ragazzo nudo, eccetto che nelle ...