Rickye i suoi...amici - Capitolo 4
Data: 21/07/2022,
Categorie:
Masturbazione
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Capitolo 4 – Vacanze di primavera
Per il lunedì ci mettemmo d’accordo, Davide sarebbe venuto alle dieci. Lui, lo stupido bastardo, non poteva aspettare ed arrivò alle nove, quindici minuti prima di quando generalmente la mamma usciva. Questo volle dire che restammo seduti in cucina a bere caffè e chiacchierare. Non appena la mamma se ne fu andata lui afferrò il mio cazzo sotto il tavolo.
“Andiamo, sporco bastado, sono dannatamente arrapato.”
“Aspetta, sciocco, mia mamma potrebbe ritornare se ha dimenticato qualche cosa.”
Infatti dopo due minuti ritornò. Mentre lei stava cercando nei cassetti, Davide le chiese se poteva usare la toeletta. Lei sorrise: “Naturalmente Davide.” Lui sparì ed io lo aspettai chiedendomi cosa stesse facenso. Non appena sentii la macchina di mia madre che partiva, andai nella mia stanza e gridai: “Fai presto, è andata.”
Mi spogliai e mi sdraiai sul letto completamente nudo, con le mani dietro la testa ed il cazzo che pulsava nell’aria. Udii il getto d’acqua del water e poi Davide uscire dal bagno. Poco dopo comparve sulla porta completamente nudo e con un gran sorriso sulla faccia.
Mi guardò: “Sporco bastardo, io so quello che vuoi.”
Si mise in ginocchio accanto al letto e cominciò a succhiarmi le tette, prima una e poi l’altra. Poi la sua lingua cominciò a muoversi lentamente lungo il mio corpo finchè non arrivò al pene. Si fermò, mi guardò e sorrise prima di prendere in bocca la metà dei miei diciannove centimetri. Io rimasi ...
... sdraiato mentre le sue labbla afferravano la mia asta e la sua lingua si muoveva in cerchio sulla cappella. Ogniqualvolta sentiva che ero sull’orlo, smetteva, mi guardava e mi sorrideva rapidamente. Non so dirvi quantò andò avanti, ma improvvisamente smise di succhiare, si alzò e si mise a cavalcioni su di me sul letto. Si spostò in avanti, mise le mani ai lati della mia testa ed indirizzò il cazzo verso la mia bocca. Gradualmente lo spinse lentamente dentro e mentre lo faceva la mia lingua cominciò ad esplorarlo. Cazzo! Aveva un uccello fantastico: puntava in fuori diritto ed era duro ma carnoso. Amavo sentirlo nella mia bocca.
Vedevo che Davide si stava divertendo. I suoi occhi erano chiusi e di tanto in tanto mormorava: “Sei uno sporco bastardo!”
Mentre la mia lingua lavorava il suo pene, afferrai il mio e cominciai ad accarezzarlo lentamente. Nel frattempo lui non poteva rimanere calmo: “Cazzo, cazzo… Mi piace. Cazzo, cazzo… Mi piace!”
Non poteva resistere a lungo: “Cazzo... mi piace. Cazzo... mi piace...” Improvvisamente tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e cominciò a masturbarsi furiosamente. Io cominciai a fare lo stesso ed il nostro sperma si sparse dappertutto contemporaneamente, quello di Davide sulla mia faccia e sopra le coperte; il mio schizzò sulla sua schiena. Ci guardammo per un po’ ridendo ma senza parlare. Mentre scendevamo lentamente dal letto e cominciavamo a pulirci, guardai l’orologio.
“Dannazione, Davide, non dovevamo andare da Daniele alle ...