04 Diario segreto di un dirigente perbene – Giochi proibiti (Sara)
Data: 18/07/2022,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Sesso di Gruppo
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
... ovunque di 120 cm, ma a cavallo dei coccodrilli si toccava con fatica e mantenere l’equilibrio non era cosa da poco.
La partita fu uno spasso, anche perchè la cosa degenerò presto.
Le ragazze, non appena videro che erano sotto di 3 punti, cercarono in tutti i modi di fermarci.
Patricia saltò in spalla a Leandro e Sara cercava di evitare che io passassi la palla agitando in alto le braccia, mettendo in mostra due seni da urlo. Poi cadde verso di me e mi finì sopra.
Gli animali di gomma erano stati dimenticati ed ora era tutto una specie di corpo a corpo.
Leandro lottava con Patricia mentre Sara mi marcava stretto come si fa a pallacanestro.
Quando mi veniva contro sentivo il suo sedere sodo su di me, mentre con la mano aveva già sfiorato più volte il mio uccello che iniziava a reagire.
Mi stavo lasciando spingere sempre più indietro fino a che non mi chiuse in un angolo, quello che diventa poi una scala per uscire dalla vasca.– Dai che lo tengo fermo urlò.
E in effetti mi teneva, ma in modo inaspettato.
Ora la sua mano era chiaramente sul mio cazzo, e non sembrava fosse un caso da come la muoveva.
Io ero teso come una corda di violino, soprattutto perchè il marito era al massimo a tre metri di distanza.
Per ora sembrava non essersi accorto di nulla, ancora intento a lottare con Patricia che non lo voleva mollare, ma pensavo che ci avrebbe beccato da un momento all’altro.
Ora Sara mi stava facendo una sega. Come se nulla fosse.
Io le ...
... avevo messo una mano sul culo che massaggiavo lentamente, cercando di solleticarle un po’ anche la figa resa accessibile dalle gambe tenute allargate.
I miei occhi non si staccavano da Leandro, distraendomi dal godimento che continuava a farsi più forte.
Quel misto di eccitazione e paura mi faceva morire.
La lotta terminò e Sara si scostò velocemente da me, lasciandomi con una erezione che non sapevo come nascondere.
Andò dritta verso Leandro e lo baciò in bocca, iniziando evidentemente sotto il pelo dell’acqua a fargli quello che stava facendo a me.
Non faceva nulla per nascondere gli ampi movimenti del braccio, come se fossero loro due da soli.
Patricia rideva mentre li guardava, a forse 20 centimetri da loro.
Venne verso di me, accorgendosi subito della mia erezione.
Me lo prese in mano e mi baciò lentamente in bocca, spingendo dentro la mia la sua lingua morbida.
Mi spinse poi verso il bordo della vasca, facendomi uscire dall’acqua per sedermici sopra, con i piedi ancora a bagno.
Patricia mi stava segando piano piano, mentre guardavamo quella coppia darsi da fare.
Leandro aveva spinto Sara vicino a noi, nella zona della scala.
Lei aveva le mani appoggiate sul bordo della vasca ed era piegata in avanti.
Lui la prese da dietro e iniziò a scoparsela lentamente.
Patricia me lo prese in bocca, facendomi sussultare.
Le misi entrambe le mani sul capo e cercai di guidare il ritmo con cui la penetravo in gola.
Io ero rapito dai gemiti di ...