Agnesiska. La commessa MILF – Capitolo 4: Un imprevisto maschile
Data: 16/07/2022,
Categorie:
Cuckold
Etero
Tradimenti
Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu
Dopo un po’ che non ci vediamo, combiniamo un appuntamento per un venerdì sera a casa mia. Per lei, la solita scusa della cena fra amiche, da raccontare al marito. L’appuntamento è alle 18:30, ma Agnesiska alle 19:00 non è ancora arrivata. Ovviamente non la chiamo e non le mando messaggi. Potrebbe essere ancora a casa col marito. Aspetto sue notizie. Io nel frattempo inevitabilmente mi eccito pensando alla serata che ci attende, e l’idea che potesse saltare, rende la voglia ancora più forte. Poi finalmente verso le 19:15 Agnesiska arriva.
“Scusa Marco, ho fatto tardi, non potevo avvertirti” dice lei subito, con una faccia visibilmente contrariata. “Non importa, basta che sei arrivata. Cos’è successo?” mi accingo ad abbracciarla e baciarla, ma lei: “Aspetta, devo andare a lavarmi…” “A lavarti?” le chiedo io sorpreso “Oggi è venerdì, era un po’ che non lo facevamo, e mio marito ha voluto scopare a tutti i costi prima che uscissi! Sono piena della sua sborra! Non avevo tempo per lavarmi a casa, sono venuta qui subito, mi sta colando sugli slip…”
Quella circostanza inattesa, anziché disgustarmi, mi eccita ancora di più. Saperla lì davanti a me, appena rivestita, con il seme del marito appena eiaculato nella sua vagina… Le guardo i jeans che le avvolgono le cosce e la patta della fica, appena inseminata dal marito in un impeto di piacere.
“Voglio lavarlo via, prima che entrerai tu…” “Agnesiska, mi fai impazzire…” Le metto una mano sulla patta, proprio sulla fica. “No, ...
... voglio vederlo, voglio vedere il seme di tuo marito…” Mi avvinghio a lei e la bacio. Lei mugula e geme sorpresa dalla mia foga, anziché essere incazzato per l’accaduto. Mi inginocchio e affondo con il naso sulla patta. Sento il profumo del suo sesso ancora eccitato. Muovo il naso premendolo nello spacco, muovendo a destra e sinistra. Sento effettivamente un po’ di odore di sborra. Trascino Agnesiska subito in camera e la spingo sul letto. Le slaccio i pantaloni e glieli tolgo. Ha delle mutandine in pizzo nero. Le accarezzo le morbide cosce e le divarico leggermente, passo sulle mutandine. Nel mezzo, proprio davanti all’ingresso, hanno una macchia di bagnato sul cotone, che è diventato più scuro. Mi avvicino col naso e mi appoggio:
“MMhhmm… che profumo di sborra e miele…” “Marco dai…” Le bacio le cosce calde e lentamente abbasso le mutandine. Dentro c’è un lago di sperma che sta imbrattando il tessuto tessuto in mezzo al cavallo. Sfilo lentamente gli slip e annuso la pozzanghera: “Guarda quanto ha sborrato… e il resto è ancora dentro” “Ohh Marco te l’ho detto, era un po’ che non lo facevamo… era pieno…”
Le apro le labbra fradice e schiudendo il pertugio vedo tracce di sperma bianche brillare dentro la vagina. “Sì, ti ha riempita… guarda come l’hai fatto sborrare!” “Sì… ma io non sono venuta. Volevo godere con te” Con la lingua le accarezzo il clito, dai gemiti e dai sobbalzi capisco che è molto eccitata. E ci credo dopo quella scopata impetuosa interrotta.
Mi avvinghio a ...