1. Il sogno di Rita


    Data: 13/07/2022, Categorie: Anale Autore: maolina, Fonte: xHamster

    Rita era uscita davvero troppo tardi dalla discoteca, e nessuno dei suoi cosiddetti amici si era offerto di accompagnarla a casa. Chi aveva poca benzina, chi era troppo assonnato e chi abitava dall’altra parte della città.. risultato: Rita doveva farsela a piedi fino a casa.
    
    Sbuffando e maledicendosi tra se e se per l’orario, salutò gli altri ragazzi con un cenno della mano e rimase a guardare le macchine mettere in moto ed allontanarsi nel buio.
    
    A passo veloce, ignorando i crampi alle gambe dovuti ai tacchi a spillo, la ragazza si incamminò sulla sua strada,sbadigliando di tanto in tanto.
    
    L’aria fredda delle tre di notte la destò quasi subito dalla sua sonnolenza, e Rita decise di tagliare per il parco per abbreviare notevolmente la strada.
    
    Si tolse i tacchi e iniziò a camminare scalza sulla fredda erba del parco, provando brividi continui che drizzavano i suoi capezzoli, facendoli spuntare da sotto il top celeste che indossava.
    
    I suoi lunghi capelli castani ondeggiavano frustati dal vento, e dopo circa un quarto d’ora di camminata, Rita era esausta e decise di riposarsi su di una panchina.
    
    Dei sei lampioni sul quella stradina del parco, solo un paio erano funzionanti, appena si era seduta sulla panchina, il sonno ritornò improvviso rincarando la dose , reclinò un attimo la testa all’indietro per riprendere fiato, quando due forti mani spuntate dall’oscurità le afferrarono le spalle. Rita si girò di s**tto ma la presa era tanto forte e decisa di impedirle ...
    ... di muovere il busto. Abbassandosi di s**tto, le mani spinsero giù il top lasciando
    
    scoperte due tette belle sode, con due capezzoli duri e rosa. Stavolta con uno s**tto di disperazione Rita si divincolò dalla presa dell’uomo misterioso e riuscì a liberarsi.
    
    Si gettò rapida in avanti decisa a fuggire ma, complice il buio, scivolò subito su un tratto di fanghiglia cadendo all’indietro, finendo con la schiena contro lo spigolo della panchina.
    
    Una fitta di dolore lancinante e un urlo strozzato ruppero la quiete del parco di notte, mentre Rita rimaneva accasciata sulla panchina a pancia sotto.
    
    Due mani abbassarono con un solo movimento i jeans fino al ginocchio, e strapparono con rabbia le mutandine bianche. Il gesto fece rinsavire Rita che si rialzò di s**tto ma, con i jeans stretti calati al ginocchio e i piedi nudi, non riusciva a muoversi quasi per niente, fece qualche decina di metri con passo insicuro e venne subito ripresa, mentre le mani dell’uomo misterioso le tenevano ora saldamente i polsi, una nuova figura apparve dall’ombra.
    
    Un ragazzo era di fronte a lei. Si abbassò lentamente i pantaloni e le mutande, rivelando il cazzo moscio, e iniziò a farsi una sega guardando la sua figa esposta, era completamente depilata, eccetto una sottile ma lunga striscia di peli castani che sovrastavano l’apertura della sua fighetta, Rita cercava invano di lottare per liberarsi, ma la forza dell’uomo alle sue spalle era tale che riusciva a tenerla immobile con una sola mano, ...
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