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La sorpresa (2)
Data: 13/07/2022, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Autoerotismo Autore: Maca, Fonte: RaccontiMilu
La soluzione al suo tormento arrivò un pomeriggio di agosto. Seduto sulla sua poltrona era intento a spiare il profilo di una delle sue studentesse preferite, Giorgia. Giorgia era una ragazza sui vent’anni, la pelle bianca leggermente abbronzata metteva in risalto le forme del suo fondoschiena largo ed alto. Ciò che faceva impazzire Claudio però era la terza abbondante che spiccava sotto quel viso ingenuo. Immaginava sempre la stessa scena, lei in ginocchio davanti al suo pene turgido, lo sguardo carico di pietà intenta ad elemosinare il suo seme caldo sul viso. Era ormai un pensiero fisso, era arrivato a sognare quella stessa scena più di una notte. Trovare una soluzione era necessario, anche perché sapeva che non sarebbe mai riuscito a spingersi così oltre i suoi limiti. D’un tratto un rumore attirò la sua attenzione, veniva dalla cucina, alzò lo sguardo e per un attimo rimase senza fiato. Giorgia, piegata sulle ginocchia intenta a cercare qualcosa nel suo freezer, con solo un paio di mutandine nere a rimarcare quelle ...
... curve così erotiche, ed una canotta almeno due taglie più grande che lasciava intravedere perfettamente la sua magnifica terza abbondante. Claudio si alzò di scatto, percorse la distanza che lo separava da tanta bellezza in una manciata di secondi, una mano aveva già tirato fuori l’erezione durissima, l’altra afferrò con prepotenza i capelli di Giorgia, le tirò indietro la testa facendole perdere l’equilibrio. Lei cadde seduta a terra, braccia all’indietro, mento in alto, la schiena inarcata spingeva i seni grandi e sodi verso l’alto. Un urlo di piacere sfuggì dalle labbra di Claudio che, finalmente, riempiva di sperma la musa ispiratrice di tante seghe. Il primo getto le ricoprì i seni, il secondo le inondò il mento e le labbra carnose, gli altri le coprirono il viso fino ai capelli. Un urlo di terrore riportò Claudio alla realtà, abbassò lo sguardo, senti il respiro bloccarsi in petto, il cuore parve fermarsi. Ai suoi piedi, con il volto pieno del suo seme, non c’era la sua studentessa Giorgia, ma sua figlia Daniela.
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