1. Dono da salvaguardare


    Data: 11/07/2022, Categorie: Erotici Racconti, Poesia Racconti Erotici, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io m’aspettavo in verità che tu mi scrivessi, malgrado ciò non l’hai fatto, poiché spetta a me, sì, a me, che da sempre preferisco questa forma di comunicazione, di contattoe di vicinanzaprincipalmente con te. Quante volte, difatti, ti ho scritto per la gioia e per il piacere d’immaginarti seduto alla scrivania del tuo studio, incantato,sedottoe trasognatoda parole che nere su bianco t’hanno sorpresoe strabiliato, a volte commossoe impietosito, altre volte ancora incuriosito estuzzicato,più spesso eccitato, proprio in qualità e in virtù di queste ultime reazioni che i miei scritti hanno suscitato in te, ora mi chiedo:
    
    “Fin dove ho calcato spingendo la mia fantasia? Fin dove t’ho esposto raccontandoti cose e faccende nascoste, racchiuse da anni nella mia mente? Sai, io ho un fuoco che non rivelo coprendolo sotto una coltre di cenere”.
    
    Tu hai soffiato questa cenere e hai incorniciato un profilo deciso e netto, costruito negli anni su basi solide, perché il mio non è soltanto un fuoco di passione, è piuttosto un’appassionata voglia d’amore che si traduce quasi in preghiera. Ebbene sì, un bisogno di confidare,di contaree di credere nell’amore, nella sua bellezza, nella sua grandiosa,sublime etotale magnificenza, nella suadesolata, indocile eselvaggia tenerezza, giacché esso è aspro,rugoso e stridente efinanche soave, angelico edolce insieme, come alcuni frutti di bosco profumati al di là dei sensi.
    
    La cenerein veritàè quella che attualmente mi soffoca,che m’assilla, ...
    ... poichéè grigia, giacché mi dà inquietudine e preoccupazione, perché il vento la sta soffiando in una direzione dove io non voglio categoricamente andare, tenuto conto che non m’appartiene né mi spetta, in quanto talvolta m’offende umiliandomie mancandomi di rispetto, poiché quello che mi proponi di faremicompromette e milede,mi sporca nel corpo e più fortemente nell’anima. Io non sono un oggetto, non sono un corpo da usare néunafoto da mostrare, tanto meno l’amante da mettere in mostra o in rassegna. Io t’appartengo come un dono da custodire e da salvaguardare,da proteggere e da difenderein un piccolo forziere nel tuo cuore. Perché allora insisti?Per quale motivo incalzie mi stai alle costole?
    
    In realtà non serve una serata senza luna, entrare in un portone d’un vicolo scuro per disorientare imbrogliando gl’imbarazzi, gli scandali e i timori che di giorno m’accendono il viso, così come non serve scappare,darsela a gambe,peròtalvoltaè utile,conveniente e pratico,tenuto conto che adesso serve fare un passo indietro.
    
    Sì, proprio così,stanne certo,un passo all’indietro su queste foglie d’autunno che fanno rumore sotto le suole, in quanto è un rimbombo che riempie ein ultimosazia il cervello, perché in certi attimi si colora d’arancione, di giallo, di rosso e di tutte le altre calde sfumature, chesilenzioses’amalgamano fondendosi nel diletto e nel piacere,unendosi e mescolandosi,percorrendoalla finelaconiche etaciturne insieme un pezzo di questo viale.
    
    Dimmi però adessocon ...
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