La nipotina leccapiedi - 3 - Racconti Erotici

La nipotina leccapiedi - 3

Come se fosse un film, Francy si vide abbassare le ginocchia a terra, davanti ai nonni che la guardavano sorridenti.

Fu poi la sua realtà quando, spinta dal proprio desiderio, si abbassò per baciare le eleganti scarpette da casa che tolse con molta grazia ed attenzione, facendo scorrere le labbra sul piede che via via veniva liberato dalla calzatura.

La ciabattina venne posata accanto al divano e iniziò a leccare il piede della nonna che stava tenendo in mano.

L'ambiente rilassato e familiare era diverso rispetto al negozio, dove sembrava qualcosa di rubato.

Dopo i primi minuti prese confidenza e, quasi trascinata da ciò che stava facendo, iniziò a dare carezze con la lingua, traendo piacere da quel piede non più fresco.

Lo leccò in ogni dove, passando e ripassando la lingua tra le dita che, ad una ad una, mise in bocca con una delicatezza che lasciava ammirata la signora.

-Valerio, nostra nipote è eccezionale. Mi da emozioni con la sua lingua sui miei piedi-.

-Grazie, nonna-.

-Vedrai Valerio, non la lascerai più venire via quando toccherà a te-.

-Abbiamo tempo-.

Risero tutti e due, tranne Francy, decisamente assorbita da ciò che stava facendo.

Accade che quando ci si trova di fronte alle proprie fantasie realizzate, vi sia il rischio di una delusione.

Questa volta no. Il piacere nel leccare piedi anziani di una componente della sua famiglia era grande per lei. Talmente concentrata che non si accorgeva del lago che aveva tra le ...

... gambe.

Valerio, mentre leccava, le allungò una gamba sulla schiena, usandola come sgabello.

-Tesorina, ti spiace se mi metto comodo su te?-

Francy scoprì anche il piacere di dare comodità. Le piaceva sentire quel peso sulla sua schiena. Lo trovava rassicurante, così come rassicuranti erano i suoi nonni.

Anche Valerio fu estasiato dalle carezze della lingua sui suoi piedi.

Avevano avuto altri leccapiedi ma mai come lei e, soprattutto, mai un componente della famiglia, scoprendo, invece, che la circostanza della parentela dava loro eccitazione.

Altea, finito sui suoi piedi, aveva allungato le gambe sul divano e rimase tutto il tempo, assieme a suo marito, a guardare la nipote a terra.

Valerio, per restare comodo, ogni tanto cambiava posizione alle gambe, senza preavvertire la leccapiedi che, una volta sistemato, si spostava per raggiungerlo e continuare a leccare.

Avevano tutti perso la cognizione del tempo.

Altea voleva nuovamente le attenzioni della giovane, ma le dispiaceva sottrarla a suo marito.

-Tesorina, sono stanca di tenere le gambe raccolte sul divano. E anche la tua lingua immagino che sia affaticata-.

-Sì, un po’-.

Valerio confermò che aveva perso vigore, pur restando delicato il tocco.

-Senti Francy, stenditi a terra sulla schiena davanti al nostro divano così noi possiamo appoggiare i piedi su di te-.

Valerio aveva appoggiato i piedi sul ventre mentre Altea sui seni.

Ecco nuovamente la piacevole sensazione provata prima nel dare ...