Cronache di Rossella
Data: 28/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Omero77, Fonte: RaccontiMilu
... farsi ricoverare in una clinica nella quale dovrà essere sottoposta ad un trattamento intensivo basato su ininterrotti rapporti sessuali protratti fino al punto di provocare nella zoccola fedifraga una overdose di cazzo e in particolare di sperma alla quale sarebbe seguita una totale repulsione per il sesso.
La donna veniva ridotta una cloaca, uno sborratoio.
Le facevano bere litri di sborra e al contempo le facevano clisteri di piscio fino a farle gonfiare lo stomaco come una donna gravida.
Prima di quelle letture nemmeno immaginava che si potessero avere rapporti sessuali di quel genere.
Quella era stata una vera e propria rivelazione, soprattutto per Lei che voleva mantenere la verginità sino al matrimonio.
Ma nel culo poteva benissimo provare a mettersi qualcosa, almeno per vedere se le piaceva.
Le era piaciuto, e anche tanto.
Aveva iniziato a sodomizzarsi con il manico dello scopino del wc e poi aveva seguitato introducendo nel suo ano sempre nuovi oggetti e più grosse erano le cose che si ficcava nel culo più intensi erano gli orgasmi che riusciva ad avere.
Da allora aveva iniziato regolarmente, anche più volte al giorno, a mettersi nel culo ogni oggetto di forma fallica che le passava a tiro.
Prendeva dal frigo un po’ di burro e dalla dispensa: prima carote, poi cetrioli, poi zucchine, poi zucchine più grosse e se li ficcava su per il culo.
La madre, ignara, l’aveva anche rimproverata perché dall’ortofrutta aveva comprato dei cetrioli ...
... troppo grossi pieni di semi e non buoni da mangiare.
Ma i cetrioli erano ormai i suoi ortaggi preferiti perché le scivolavano meglio nel culo rispetto alle zucchine.
Per rendere più piacevole la penetrazione, immergeva preventivamente l’ortaggio nel lavandino colmo di acqua calda in maniera da renderlo tiepido, così il cilindro all’atto della penetrazione restituiva una sensazione più piacevole avendo lo stesso una temperatura più simile a quella della carme umana.
Quando andava a fare la spesa dal fruttivendolo, sceglieva per se il cetriolo che più eccitava la sua fantasia e mentre faceva le scale o appena giunta a casa lo faceva sparire nascondendo il suo dildo vegetale in qualche cassetto.
Praticando quelle continue penetrazioni si era sfondata per bene il culo e ormai le bastava quale lubrificante la semplice saliva.
Le piaceva la sensazione di sentirsi aperta dietro e la facilità con la quale le scivolavano dentro e fuori dal culo i cetrioloni.
Le sarebbe piaciuto che il buchino le fosse rimasto costantemente aperto, per una dimensione almeno pari a quella del suo piccolo ombelico a pozzetto.
A tale scopo allenava continuamente lo sfintere.
Ogni volta che andava in bagno aveva l’abitudine di bagnare il buchino con la saliva, si penetrava con due dita e le ruotava mentre spingeva energicamente verso l’esterno dell’ano al fine di sfiancare il buco del culo e mantenerlo slabbrato.
Poi si avvicinava allo specchio, si piegava in avanti mettendosi alla ...