Cronache di Rossella
Data: 28/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Omero77, Fonte: RaccontiMilu
... come uno struzzo, di nascondere sotto terra la testa per sfuggire alla situazione contingente.
Ruotava piano la testa seguendo con gli occhioni da cerbiatta, umidi di lacrime, le figure che le giravano intorno.
Così facendo però spingeva il suo culo nudo ancora più all’insù, i fianchi erano protesi verso l’alto e le sue natiche erano alla mercé degli sguardi dei ragazzi, i quali non si limitarono a guardarle.
Uno di loro iniziò a scattare con una polaroid delle foto nelle quali ritraeva quello che sembra un animale impaurito in trappola: il colore del suo viso, con due gote rosse come il fuoco, si contrapponeva a quello delle sue bellissime chiappe pallide.
Disegnate dal segno del costume, le cerulee polpose rotondità erano in netto contrasto con le restanti parti del corpo recentemente e splendidamente abbronzate.
Persino la sua fighetta lucida di piacere e la rosellina scura del suo ano, ancora semiaperto e dal quale colava un rivolo di sperma, venivano immortalate alla perfezione.
Un altro ragazzo stava armeggiando con un registratore portatile: aveva riavvolto il nastro e aveva premuto il tasto play avviando la riproduzione audio di quello che poc’anzi era avvenuto nello spogliatoio.
Si sentiva chiaramente il rumore di una porta che si chiude e due persone che parlano sottovoce:
Lei quasi sussurra: “ma cosa fai? Perché mi hai portata qua?”
Lui le risponde: “aspetta fammi bloccare la porta con una sedia”.
Nonostante Il tono gentile, il ...
... linguaggio di lui si rivela da subito un po’ gréve.
Sentire parlare Santo in maniera non troppo forbita non è sicuramente per Rossella una sorpresa, aveva già avuto modo di rendersi conto che il ragazzo non si distingueva per il linguaggio ricercato.
I dialoghi tradiscono le umili origini del ragazzo e ricorrono nella discussione termini volgari, utilizzati da lui per indicare le parti anatomiche della ragazza.
Anche l’uso degli aggettivi, risulta alquanto inappropriato per un corteggiamento,i termini sarebbero più adatti ad un dialogo tra contadini che parlano di animali o di puttane.
Lui le chiede: “posso mungerti le zinne?”
La ragazza risponde: “non so? Dillo tu”.
Lui continua: “fattele spremere; sembrano quelle di una vacca, nessuna a scuola c’ha zinne belle grosse come le tue”.
Poi si capisce che i due si spostano un poco, perché le loro voci ora sono riconoscibili, oltretutto nei dialoghi compaiono i loro nomi.
Durante lo spostamento probabilmente Santo le palpa il culo, perché lo si sente commentare: “che chiappe belle sode che c’hai Rò e come è bello alto il tuo culo, mi sembra quello di una cavalla, ma perché oggi non hai messo il pantalone della tuta?”.
Rossella gli risponde: “mia mamma non vuole che lo metta più, dice che è troppo aderente e quando lo indosso sembro nuda, ma ti prego Santo, toccami ancora il seno”.
“Si, vieni”, gli risponde lui: “levati la maglietta e il reggiseno.
Piegati un po’ in avanti, io mi metto di lato, così ti ...