L’intreccio – Capitolo 41 – Il ritorno a casa da Miriana
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu
... piacevole, adesso capisco il tuo interesse, a suo tempo, per lei” “Sei gelosa?” la interruppi io “No, tu non me ne dai motivo, piuttosto è lei che, da quanto capisco, sta prendendo una sonora legnata, ma da quello che ha fatto vedere stasera direi che per il momento è innocua. Vedremo in futuro come si comporterà” “Se va bene a te così, va bene a tutti” risposi io “ma fai attenzione, non voglio casini fra noi due” “certamente” rispose lei. Salimmo in casa e, come prassi, facemmo colazione, per poi andare a dormire. Dormire… Si fa per dire perché una volta a letto Miriana si scatenò iniziando a massaggiarmi il cazzo da sopra i boxer che immediatamente prese ad irrigidirsi sotto le sapienti mani di lei. Anche io preso dalla situazione mi detti da fare e scostando il perizoma iniziai ad intrufolare un paio di dita nella sua fichetta già bagnata. La feci sdraiare supina e iniziai a baciarla su tutto il corpo fermando le mie labbra sulla farfallina e stuzzicando con la lingua il suo clitoride. Lei vedeva tutto dagli specchi e la cosa la eccitava sempre di più. Mi bagnai il medio della mano sinistra e iniziai a giocare con il buchino posteriore. Non appena spinsi il dito nel suo culetto lei ...
... inarcò la schiena iniziando a gemere e mugolare di piacere. Dopo una buona mezzora di questo trattamento esplose il suo orgasmo nella mia bocca, ansimando mi chiese il cazzo “Lo voglio, Filippo, dammi il tuo cazzo” Mi inginocchiai porgendo il mio membro vicino alla sua bocca che immediatamente si aprì e lo ingoiò fino alle palle mentre con due dita provvedeva a titillarsi il clitoride. Lo bagnò molto bene mi fece mettere supino sul letto, salì sopra di me volgendomi la schiena in favore dello specchio, aveva modo così di vedersi mentre mi cavalcava. Aumentò il ritmo della penetrazione fino a farci raggiungere l’orgasmo, io la assecondavo nei movimenti ammirando quel bel culo che si muoveva su e giù lungo la mia asta eretta. “Siiiii, spaccami tuttaaa, ohhhh, ahhhhhh, vengoooo” e con un grugnito venni anche io riempendole l’utero della mia crema. Si fermò un attimo poi sì sfilò, mise due dita nella fica, raccolse il misto di sperma e di suoi umori e si lo portò alla bocca ingoiando tutto, poi sì girò verso di me baciandomi appassionatamente, trasmettendomi parte del contenuto. Si era già fatta l’alba ed era ora di dormire e riposarci. Ci abbracciammo e ci addormentammo uniti una all’altro.