1. Eccitanti gelosie – Capitolo 1


    Data: 24/06/2022, Categorie: Cuckold Voyeur Autore: Velveteen, Fonte: RaccontiMilu

    ... nemmeno essere pochi. Qualche attimo più tardi, questione di poco più di qualche secondo si portò entrambe le mani davanti coprendosi e sbuffò
    
    Martina: “Hai giocato sporco!”
    
    Si lamentò come una bambina, si capiva che le seccava aver perso ma comunque non era poi così arrabbiata
    
    Elisa: “Te l’ho detto, era una guerra e in guerra vale tutto”
    
    Martina: “Vabbè….ora però dammi il costume per favore!”
    
    Elisa: “Mh mh….”
    
    Elisa mosse l’indice mimando un “nono”
    
    Elisa: “Te lo do al telo”
    
    Martina: ”No dai per favore!”
    
    Elisa: “Io vado a sdraiarmi. Se lo vuoi indietro vieni, altrimenti stai in acqua fin stasera. E non vale se dici al tuo ragazzo di venirlo a prendere per te…”
    
    Martina mi guardò come a chiedermi supporto. Vederla lì, col busto fuori dall’acqua, con le mani sui seni mi eccitava da morire, tanto che mi era venuta una leggerissima erezione sotto i boxer che speravo non si notasse. Cosa potevo fare? Correre a prenderle il costume? Sarei stato un guastafeste, Elisa era stata chiara. Alzai perciò le spalle come a dire che non potevo farci nulla
    
    Io: “Ha lei il coltello dalla parte del manico”
    
    Martina sbuffò “che ...
    ... palle!”
    
    Non ci rimase che proseguire fino ai teli e per tutto il tragitto Martina stette senza pezzo sopra del costume, coprendosi soltanto con le mani e notai più di qualche sguardo compiaciuto seguirla durante tutta la camminata.
    
    Finalmente arrivammo agli asciugamani e Elisa le restituì subito il bottino di guerra che Martina si sbrigò a indossare stando sdraiata in pancia in giù. Muovendosi però, più volte alzò leggermente il busto e dal lato si potevano di nuovo vedere le sue tette, capezzoli compresi. Mi assicurai che nessuno l’avesse notato e quando girai lo sguardo sulla mia destra notai una famiglia ell’est a si e no cinque metri da noi e due di loro poco meno che trentenni avevano ancora gli occhi puntati sulla mia ragazza. Mi sentivo impotente e a tratti rassegnato, ormai chissà quanti avevano visto le tette di Martina che fino a qualche minuto prima avevo potuto vedere solo io. È a quel punto che arrivai ad una conclusione: ma si! Che guardino pure!
    
    Mi sdraiai a pancia in giù e chiusi gli occhi fregandomene di tutto.
    
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