1. Una scommessa persa


    Data: 24/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Evoman, Fonte: Annunci69

    ... centro dell’attenzione, ora vediamo se qualche maschio mi fila anche a me. Glielo faccio vedere io a mio marito se so fare uno spogliarello’. E così si mise al centro del salone, con tutti schierati intorno, e iniziò a muoversi sinuosamente, a sollevarsi la gonna molto oltre il ginocchio, a sbottonarsi lentamente la camicia, insomma si diede da fare al meglio per dare uno spettacolo il più eccitante possibile ai presenti.
    
    Dopo essersi levata tutto, tranne mutande, reggipetto e calze autoreggenti, però, Anna venne presa dalla vergogna e smise di spogliarsi. ‘Penso che abbiate visto abbastanza. Io mi fermo’.
    
    Carla si alzò di scatto e le andò vicino sibilando: ‘neanche per sogno, tu hai perso la scommessa e ora ti spogli completamente’.
    
    ‘Ma figuriamoci, chi ti credi di essere, non accetto ordini da te’ rispose Anna. Ma tutti si erano schierati con Carla e anzi suo marito disse: ‘Carla, se vuoi puoi obbligarla a spogliarsi con le buone o con le cattive, io non interverrò di certo’.
    
    Carla allora si avventò su Anna, le prese il reggipetto e glielo strappò. Questo gesto improvviso colse Anna di sorpresa e il suo primo gesto fu quello di coprirsi le tette. ‘Ma sei matta, ma come ti permetti…’. Ma Anna non fece in tempo a finire la frase che Carla già si era avventata sulle sue mutande per strappare anche quelle. Ormai era un corpo a corpo e le due donne stavano in pratica lottando tra loro, una per strappare le mutande dell’altra e l’altra per difendersi.
    
    Finirono ben ...
    ... presto a terra rotolando, tra le urla divertite dei presenti e gli sghignazzi generali. Carla, però, sia perché più giovane, sia perché ben allenata in palestra, in breve ebbe fisicamente il sopravvento su Anna e la immobilizzò a terra. Solo in quel momento di pausa, con Anna stremata che per un attimo aveva smesso di lottare, lei si rese conto di quanto umiliante fosse tutta la situazione. Era mezza nuda davanti a tutti, con un’altra donna che la stava dominando e punendo, senza riuscire a trovare un modo per far smettere il tutto.
    
    Intanto Carla, per strapparle le mutande, gliele aveva prese in mano e le tirava, facendole finire con violenza tra le labbra della fica. Anna ebbe un sussulto: ‘ma fai male, smettila’.
    
    ‘Te le vuoi levare queste mutande o devo strappartele?’ disse Carla in tutta risposta.
    
    ‘Neanche per sogno, non riuscirai mai a fami levare le mutande’.
    
    Anna involontariamente aveva lanciato un’altra sfida e Carla si mise di nuovo d’impegno a cercare di farle togliere le mutande. Allora la girò a pancia sotto e cominciò a sculacciarla sonoramente sul sedere: ‘la bambina fa la capricciosa, non vuole ubbidire e allora si merita una bella punizione’. Tutti intorno ridevano e incitavano Carla a sculacciare Anna più forte.
    
    Anna, intanto aveva il sedere in fiamme e poi la situazione era veramente umiliante.
    
    Carla ebbe un’idea. ‘Vediamo se cambiando sistema riesco a far aprire le cosce a questa signora’ disse schernendo Anna, ‘adesso le tieni ben strette, ...
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