Le perverse avventure di Lucrezia Martina e Paola
Data: 14/06/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Lesbo
Autore: mahler, Fonte: RaccontiMilu
... T***?”
“Sì…” rispose Lucrezia spaventata.
“Devo darle una comunicazione importante, posso entrare?”
Lo fece accomodare in sala e lo fece sedere sul divano, Lucrezia si sedette accanto a lui.
Il commissario non smetteva di gurdarle le tette e gli venne duro. “Devo darle una brutta notizia” disse. “Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Polizia di Berlino, suo padre Signorina Lucrezia, è deceduto a seguito di una sparatoria con la Polizia dopo aver rapinato una banca.”
Lucrezia rimase scioccata e cominciò a piangere.
“Mi dispiace Signorina”. Lucrezia abbracciò il commissario piangendo. Lo stringeva forte e il commissario sentiva quel corpo fresco che si stringeva a lui. Piangeva Lucrezia e si lasciò andare appoggiando la testa sul bacino del Commissario che le accarezzava i capelli.. “Su su signorina…”
Lucrezia era appoggiata con la testa sul cazzo duro del commissario, d’istinto leccò il bozzo sui pantaloni… poi glieli slacciò e, senza smettere di piangere gli succhiò il cazzo, poi si tolse i pantacollant e si mise a pecorina per terra. “Mi inculi commissario, mi inculi forte” Disse singhiozzando, “E mi schiaffeggile chiappe”. Il commissario non se lo fece ripetere, glielo infilò tutto nel culo e prese a schiaffeggirle forte le chiappe. Lucrezia piangeva e godeva, poi si mise in ginocchio davanti a lui con la bocca aperta e il commissario le riempì la bocca di sborra mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi.
Il commissario si ricompose, “Deve ...
... recarsi a Berlino per il riconoscimento del corpo e il rientro della salma, questo è l’indirizzo dell’obitorio a Berlino.” Lasciò un foglio sul divano e dopo essersi abbotonato i pantaloni se ne andò.
Lucrezia rientò in cucina con le lacrime agli occhi e la sborra del commissario sulla faccia. Martina le si avvicinò preoccupata e le leccò la sborra… “Ma chi era… che è successo…?”
“Papà è morto… immaginavo che aveva traffici loschi… ma addirittura le rapine in banca… l’ha ammazzato la polizia a Berlino durante una rapina.”
Paola e Martina si strinsero a lei abbracciandola. “E la sborra in faccia?” Chiese Paola.
“Mi ha preso un raptus e mi sono fatta inculare dal commissario… ma tu Paola lo sapevi che era un rapinatore…”
Paola sembrava preoccupata… “Lo sapevo, cosa accadrà ora… vuoi che me ne vada via”
“Noo, perché”
“Vivo qui perché tuo padre era il mio compagno…” disse Paola anche lei singhiozzando.
“Rimani… per favore… e anche tu Martina, trasferisciti qui… stiamo bene noi tre no…?”
Martina accettò felice e le tre si abbracciarono… “Saremo le tue schiavette” Disse rivolta a Paola, potrai farci ciò che vuoi e ci insegnerai a essere due vere troie…”
“Dobbiamo festeggiare questa nuova unione, serve un rito…” Disse Paola
“Cos’hai in mente…” chiese Martina.
“Lucrezia…” disse Paola, “Tu sei la padrona di casa… tu sari l’agnello sacrificale che accoglierà i fludi miei e di Martina, metafora per simboleggiare che ci ospiti a casa tua…”
“Sono pronta… ...