Aspettando te 14
Data: 23/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... ho bevuto, ho scopato, tre cose che si fanno di solito quando si va per locali. Qualche giorno dopo, Rafael mi chiama sul cellulare per chiedermi se posso andare da lui per parlare del regalo di compleanno da fare alla mamma. Non ho voglia di uscire ma devo farlo. Quando arrivo, la sua segretaria mi dice di attenderlo nella saletta adiacente al suo studio. Subito dopo, un uomo di 55anni, calvo, con una barba piuttosto lungo ma non esagerata, entra dalla porta raggiungendomi dopo aver ricevuto le stesse indicazioni dalla ragazza. E' in giacca e cravatta ma non dimostra minimamente la sua età. Si siede sulla poltroncina di fronte alla mia e, mentre leggo una rivista, noto che mi guarda e quando alzo gli occhi, lui distoglie lo sguardo. Rafael esce dal suo studio. Mi alzo per raggiungerlo ma il mio patrigno, vedendo l'uomo seduto, lo fa entrare per primo dicendomi che tanto non avrei perso tempo visto che non ho niente da fare ogni giorno trascorrendolo a smanettarmi il cazzo. Mi verrebbe voglia di tornare a casa e di lasciarlo da solo ma poi penso a quell'uomo, alle sue mani intorno al mio cazzo e alle mie intorno al suo e mi eccito davanti alla segretaria ringraziando Rafael mentalmente per aver detto quelle cose proprio davanti al suo collega. Dopo aver finito di parlare, escono dallo studio e l'uomo, passandomi davanti, mi sorride come se in qualche modo mi avesse in pugno.
"Stai aspettando qualcuno?", sento pronunciare alle mie spalle
"Si, stavo aspettando te", ...
... rispondo girandomi trovandomi davanti l'uomo che ho visto nello studio di Rafael
"Sei proprio un bel ragazzo", mi dice accarezzandomi la guancia mentre ci guardiamo intorno ma non c'e' nessuno che possa vederci trovandoci in un posto isolato sulla spiaggia
"Sei sposato", dico notando una fede al dito
"Si ma e' solo un matrimonio di facciata ormai. Stiamo insieme solamente per i figli", mi risponde con un tono malinconico "mia moglie ha scoperto da poco la mia bisessualità e abbiamo deciso di rimanere insieme per non turbare soprattutto il più piccolo ma già da prima facevamo vite separate, anche sessualmente"
"Scusa, ti sembro uno psicologo?", gli rispondo bruscamente facendogli smettere all'improvviso di parlare
"Si, scusa, volevo solo sfogarmi un po'"
"Stai ancora parlando? Portami nella tua stanza", gli dico
L'uomo dalla testa rasata e dagli occhi neri si chiama Filippo, indossa una camicia rosa chiaro, una giacca grigia e uno jeans che da quanto posso vedere nasconde un bel gruzzoletto. Saliamo nella sua camera d'albergo e ci dirigiamo verso il letto. Ci baciamo poggiando le mani sui nostri corpi. Io ne metto una intorno al suo collo per tenere incollata la sua bocca alla mia e un'altra sul pacco che accarezzo percependo come gli si stia ingrossando. Le sue invece sono infilate nei miei indumenti: una mi accarezza il solco delle chiappe mentre l'altra mi stimola i capezzoli. Filippo mi bacia, anzi mi mangia letteralmente le labbra perché apre la sua bocca ...