1. LOLI e la gita in campeggio


    Data: 11/06/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... scivolare. Non troppo. Avevo i pantaloncini corti, come tutti. Beh, loro li avevano che arrivavano sopra al ginocchio mentre i miei, quelli che chiamano con quelle parole straniere, mi sembravano più corti del normale. Come se li avessero tagliati ancora. Siamo andati a fare una passeggiata nei boschi verso la vetta della montagna che avevamo davanti e verso l’ora di pranzo mi hanno piegato sopra un tronco di un albero abbattuto e sono rimasti dietro di me. A volte mi faceva male, quando spingevano troppo. Inutile dire che alla vetta non ci siamo mai arrivati e tornare al campo ho avuto le mutandine sempre bagnate per la loro sborra che usciva dal mio fiore.
    
    Dopo che si siamo rilassati e rinfrescati nel laghetto, l’acqua era gelida sulla pelle calda dal sole, mi hanno chiesto di aiutarli con il loro problema. Tutti. Vista la mia disponibilità, hanno detto che avrebbero messo il materasso del camper fuori sull’erba in modo da poter essere più liberi per insegnarmi nuove cose. Mi piaceva stordire, ma tutti mi sembrava troppo, poi vedevo la loro felicità nei loro volti e come mi sentivo e e come mi dicevano quanto erano fortunati ad aver trovato una brava ragazza come me che ogni fatica svaniva. Quasi.
    
    Mi hanno insegnato qualcosa chiamato cowgirl inverso. Risi a questo, non capace di capire. Dopo tutto, non erano cavalli e mi ha fatto piacere comunque anche se spesso mi strizzavano con le mani i capezzoli facendomi male, ma quando invece con le dita mi toccavano il fiore, ...
    ... urlavo e rimanevo stordita per molto tempo. La sera, nel buio del camper si alternano e io ero felice di aiutare. Andata a dormire esausta con il fiore che mi bruciava e il loro sperma che fuoriuscita bagnandomi il sedere e le cosce.
    
    Mi hanno insegnato nuovi modi e anche se mi piaceva essere stordita, a volte provavo fastidio al punto da farmi sentire malata poi. Come la gola quando Enrico mi stringeva troppo e avevo il naso schiacciato contro i suoi riccioli. Mi piaceva che iniziavamo facendo usare la mia lingua e la bocca per poi continuare e finire con il fiore, stordita. Alla sera, forse perchè ero troppo stanca, dopo che ero stordita, sono andata a nero e mi sono svegliata che tremavo e facevo ancora boinking per poi dormire su di lui. A volte, il più delle volte sotto di lui. Quale lui non lo so.
    
    Stare alla pecorina, il modo, era doloroso perché Enrico spingeva duro e faceva malato dentro. Venivo stordita bene quando venivo toccata insieme nel mio fiore in un posto che mi faceva urlare, meno quando mi stringeva troppo le tette o i capezzoli o mettere un dito nel mio sedere. Quando lui inondare il mio fiore, se mettevo la testa in basso, mi dava ancora due o tre colpi forti che mi faceva urlare, ma non era di stordimento.
    
    Justin mi ha insegnato il cerchio magico. Era strano. Mi faceva sentire piena troppo. Con un cuscino sotto al sedere lui in mezzo alle gambe. Voleva che ero io a guidare la sorpresa dentro al mio fiore. Quando era tutto dentro, mi ha spiegato ...
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