LOLI e la gita in campeggio
Data: 11/06/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu
... sono svegliata, con un volto davanti alla mia faccia e mi sono avvicinata. Così vicino. Troppo. Stava provando qualcosa mentre dormiva?
Lo guardai un po’. No, non stava cercando di baciarmi, non stava cercando di fare sesso con me. Mi sono chiesta se era il caso che dovessi dormire con loro. Cosa potrebbe accadere se le nostre labbra si toccavano mentre dormivamo? Come spiegherei ai miei genitori che ero incinta, che non ci siamo baciati in modo mirato.
Sembrava così innocente, e subito mi sentivo male a pensare che potrebbe stare cercando di fare sesso con me così, mentre dormivamo.
Mi sono alzata stando attenta di non svegliarli, poi sgattaiolai fuori. Il sole era già alto e mi ferì gli occhi e anche se era un po’ freddo, non era così male come quando il sole scendeva, o quando stavamo seduti mentre viaggiavamo nella parte posteriore del pick-up. L’erba fredda sotto ai piedi mi faceva gelare e quasi non riuscivo ad arrivare al limitare del bosco per fare la pipì. Mi bruciava e da quello che vedevo era tutta rossa ed irritata, quasi gonfia. Era come se la loro malattia fosse stata passata in me in un qualche modo. Questo mi ha preoccupata, ma vedendo le loro espressioni di felicità quando li aiutavo, mi faceva sentire bene e poi dovevo ammettere che anche a me piaceva. Mi lasciava in uno stato di intontimento che al solo pensiero sentivo un certo brivido salire da dentro.
Sono tornata indietro, ho trovato lo zaino con i miei vestiti regalati e ho afferrato la mia ...
... biancheria intima, li ho indossati, seguita da una gonna elastica nera, una camicetta bianca in pizzo e le mie scarpe da trekking. Non corrispondevano bene, ma le mie altre scarpe non erano così adatte per il campeggio, quindi non avevo molta scelta e non sapevo dove erano le mie scarpe da ginnastica.
Ho fatto alcuni passi attorno alla radura e ho visto il lago e subito mi ha colpito un pensiero. Nuoto!
Sono tornata indietro, ho guardato tutti i miei vestiti imballati. Reggiseni e mutandine. Bleh sui reggiseni. Si sentiva meglio senza e non c’erano sconosciuti in giro. Camicie, magliette, maglioni, cappotti. Jeans, gonne, pantaloncini. Abiti. Ciabatte.
Mi resi conto che avevo completamente dimenticato il mio costume da bagno e non c’era traccia neppure nel trolley che mamma mi aveva preparato.
Con un sospiro, ho spinto tutto dentro, troppo frustrata con me stessa per preoccuparmi di metterli dentro correttamente. Come ho finito, un paio dei ragazzi aveva cominciato a svegliarsi.
Sono uscita fuori e ho cercato di installare la stufa per il campeggio. Non importa ciò che ho fatto, non ho potuto farla funzionare.
Pietro corse fuori dal camper, ancora mezzo addormentato e l’ho visto prendersi in mano la sua ‘sorpresa’ e pisciare contro il lato del camper.
“Ehi, non farlo!” Gli dissi, pensando a come sarebbe stato difficile fermare la sua piscia. Mi guardò, un po’ scioccato. “Fare?”
“Pisciare qui, staremo qui per un po’, non voglio che sia tutto puzzolente ...