L’amico di mio marito - 4 (il finale)
Data: 11/06/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti
... azioni."
Ci lasciammo così, accordandoci per il giorno dopo a casa sua alle 9.00 in punto del mattino. Ora dovevo solo trovare una scusa accettabile sul lavoro e un'altra per mio marito che sapevo in ferie e, quindi, a casa.
Sul lavoro fu abbastanza semplice: comunicai la mia assenza adducendo un problema di salute. Col marito dovevo giocare d'astuzia.
Mentre rimuginavo una scusa plausibile che giustificasse la mia assenza in mattinata (poteva sempre chiamarmi sul lavoro con una scusa qualsiasi) la Fortuna mi venne incontro sotto le spoglie di un certo Francesco, un vecchio compagno di servizio militare del marito, che in questi giorni era dalle nostre parti. Mio marito, infatti, mi comunicò il suo desiderio di andare a trovarlo l'indomani dai suoi parenti dove risiedevano, a circa 50 chilometri da noi, visto anche la mia non disponibilità per lavoro, e che sarebbe rientrato nel pomeriggio inoltrato.
Tirando un sospiro di sollievo, mi mostrai generosa e gli proposi di raggiungerlo appena finito di lavorare: avrei preso nostra figlia dalla nonna e, con lei in auto, l'avrei raggiunto così da passare la serata insieme al suo amico. Ma mio marito declinò la proposta dicendo che sarebbe rientrato presto, giusto un saluto e un pranzo insieme e che, quindi, non voleva sottoporci a un'uscita inutile.
Ora che avevo il pretesto, per giunta fornito dal marito su un vassoio d'argento, mi preoccupai dell'incontro del giorno dopo: come sarebbe stato? Quest'amico di cui ...
... non dovevo sapere il nome avrebbe saputo qualcosa di me? Cosa gli avrebbe detto Rodolfo? Lo avrei scoperto l'indomani.
La mattina dopo mi alzai alla solita ora per non destare sospetti nel marito e, dopo aver fatto colazione, finsi di andare al lavoro mentre lui si proponeva di accompagnare nostra figlia dai nonni. Ci salutammo con il solito bacio e andammo incontro ai nostri rispettivi destini, il mio più condannabile del suo agli occhi altrui, senz'altro però con una nuova speranza che valeva la pena di coltivare: l'essere restituita completamente al mio consorte, anima e corpo!
Arrivai a casa di Rodolfo qualche minuto prima delle nove, tant'era l'ansia per la nuova avventura da vivere e perché avrei fatto di tutto per evitare di essere riconosciuta dal suo amico, compreso cercare di non incontrarlo sulla soglia di casa di Rodolfo.
Una volta dentro, il mio amante con le ore contate mi baciò appassionatamente, mi fece spogliare nuda e mi fece indossare una lunga tunica con due fori circolari nella parte superiore per favorire la fuoriuscita delle mie tette, con spacchi laterali vertiginosi per meglio raggiungere le mie parti intime, sormontata da un cappuccio che si legava sotto al mento e che lasciava scoperte solo le labbra. Quindi mi fece sedere sul divano raccomandandomi, se avessi voluto mantenere l'incognito, di non parlare assolutamente, e prese a giocare con i miei seni favorendo, dopo qualche secondo, l'erezione prepotente dei miei capezzoli.
Dopo alcuni ...