1. L’ Estate – Capitolo 5 – Nuovi Orizzonti


    Data: 01/06/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Sesso di Gruppo Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... cominciò ad accarezzarle la testa. Sara era confusa, quelle carezze le davano i brividi,il piacere che provava era qualcosa di indescrivibile.Con la mano scese dalla testa di Sara e si portò sul seno. Cominciò a massaggiarle le tette, a palparle con movimenti lenti. Sara lasciò fare, sentire le mani di un altro uomo sul suo corpo mentre era presa a palpare il cazzo di un altro era una sensazione del tutto nuova e incredibilmente eccitante.Roberto le fermò la mano per un attimo e lentamente si sfilò gli slip. Sara osservò quel grosso cazzo ora liberato dall’oppressione delle mutande, le cui palle,a causa dell’assenza di rapporti con la moglie negli ultimi tempi, erano gonfie,piene e dure come sassi. Roberto le prese la mano e le fece vedere come doveva fare. Accompagnò quella dolce manina sulle sue palle e se le massaggiò per qualche secondo, poi lasciò fare a lei. Imparava subito, notò Roberto. Sara cominciò a palpargli le palle prima con le dita e poi con tutto il palmo della mano. Non aveva mai visto delle palle così grosse e dure, le accarezzò ancora a lungo assaporandone tutta la grossezza. Le esplorò in lungo e in largo, come fossero un tesoro tutto da scoprire,affascinata dalla loro rotondità.Poi Bruno le si avvicinò all’orecchio “Non credi sia ora di dargli un bell’aiutino?” le disse. Sara lo guardò timidamente e fece un nuovo segno di assenso con la testa.Così la mano di Sarà salì, fino a stringere l’uccello di Roberto. Lo afferrò , ne sentì tutta la grossezza ...
    ... nella sua manina, e nonostante lo impugnasse tutto una buona parte rimaneva fuori dalla mano. Guardo Roberto, che intanto si mise comodo sulla sedia, e lentamente cominciò a segare. Muoveva la mano su e giù,con grande lentezza, al fine di assaporare quei momenti fino in fondo, mentre Bruno assisteva tranquillo alla scena. Quando la mano scendeva vedeva la cappella lucida e grossa che si stagliava davanti ai suoi occhi. Roberto guardava eccitatissimo, e pensava che avrebbe potuto farle fare molto di più. Ma la sua esperienza gli consigliava di non forzare la situazione, sapeva che le cose dovevano essere fatte per gradi al fine di non rovinare tutto.Sara continuò a segare quel grosso cazzo per qualche minuto e Roberto immaginò che se avesse potuto l’avrebbe vista scendere con l’altra manina a toccarsi la fighetta. Ma sapeva anche che , a causa di quello stupido senso del pudore che ci rende schiavi, Sara non l’avrebbe fatto. Glielo avrebbe insegnato magari in futuro, pensò, senza fretta. Guardò Bruno e gli fece un chiaro senso di diniego. Infatti Bruno, nel vedere quella scena, aveva il cazzo duro come il marmo e avrebbe voluto ottenere lo stesso regalino da quella deliziosa fanciulla. Ma Roberto sapeva che le cose non dovevano essere forzate, la situazione era già parecchio trasgressiva, aumentare ancora il livello di trasgressione avrebbe potuto nuocere alla voglia di sperimentare della ragazza.
    
    Così si rivolse a Sara “ Brava piccola. Adesso però è ora di farmi sborrare,non ...
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