Era il mese di giugno...accadono fatti nuovi
Data: 31/05/2022,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Gay / Bisex
Autore: bucatino, Fonte: xHamster
... la sua bocca andare avanti e in dietro, poi prese a leccarmi le palle, mi infilò la testa tra le gambe e mi leccò l’ano.
Appoggiato alla parete con i pantaloni abbassati fino alle scarpe e la camicia e il maglione sollevati fino al mento, le mani dell’uomo mi frugavano ovunque, mi baciava sulle guance e sulle labbra mi infilava la lingua in bocca a cercare la mia, mentre il suo cazzo tra le mie cosce andava avanti indietro, mi fece girare, mi appoggiai al muro con le mani, mi afferrò per i fianchi e tirò il mio sedere verso di lui, sentìì la sua saliva bagnarmi l’ano una, due, tre volte poi le sue dita entrarmi dentro su e giù, finalmente pensò di avermelo allargato abbastanza perché sentii il calore della sua cappella appoggiarsi al mio orifizio lubrificato e spingere con forza al punto di entrarmi dentro senza sforzo, ecco adesso mi stava inculando, ansimava sulla mia schiena mentre mi teneva per i fianchi.
Il suo cazzo spingeva dentro sempre più velocemente, io lo sentivo grosso dentro di me e stringevo il culo per sentirlo meglio, poi l’uomo fece una specie di rantolo, lo sentii irrigidirsi dentro e subito dopo avvertii i fiotti della suo sperma inondarmi.
Subito dopo mi girò dopo avermi masturbato prese il mio membro in bocca e mi fece godere così, prese tutto il mio seme nella sua bocca poi fece uno starno gesto, alzo il viso e inghiottì tutto, osservavo questa scena mentre sentivo il suo seme uscirmi dall’ano, mi toccai con la mano e la ritrassi bagnata.
Ci ...
... rivestimmo rapidamente mentre la sua sborra mi colava lungo le gambe.
Quando tutto finì mi disse di aspettare un poco prima di uscire, detto questo scostò la tenda e scomparve nel buio della sala. Dopo un pò uscii anch’io e non senza imbarazzo passai davanti alla cassiera e al bigliettaio con la sensazione che sapessero tutto. Finalmente fui all’aperto. Fuori era buio ma non pioveva più. Stavo andando verso la fermata dell’autobus quando scorsi l’uomo del cinema. Adesso lo vedevo bene, illuminato dalle luci dei negozi, si avvicinò e cominciò a parlarmi – Ti ho aspettato, speravo che uscissi……volevo invitarti a casa mia, sai abito qui vicino – Gli spiegai che stavo andando a casa, e che non potevo proprio fermarmi. Ci demmo un appuntamento generico davanti al cinema per la domenica pomeriggio successiva, improvvisamente mi prese una mano e sul palmo ci scrisse un numero con una penna biro blu– puoi telefonarmi quando vuoi anche stasera, in qualsiasi momento. – Annuii salutai e andai via.
Mentre ero sull’autobus ripensavo a tutto quello che era successo al cinema e come l’altra volta mi stupivo di non provare alcun senso di colpa o rimorso, non avevo la percezione di essere un depravato, al contrario mi sentivo bene quello che contava all’ultimo era stata l’emozione di avere ancora una volta superato il limite, spostato l’asticella del proibito ancora un pò più su.
Arrivato a casa e dopo avere cenato e rivisto i compiti per la scuola andai a letto, mi denudai sotto le ...