la caduta di Federica
Data: 03/05/2022,
Categorie:
Cuckold
Etero
Gay / Bisex
Autore: Novellina, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Sandro e vivo con mia moglie Federica, che prosciuga sistematicamente le mie finanze tirandosela da gran signora. Gestisco una piccola fabbrica di lavorazione in conto terzi. Gli affari vanno abbastanza bene, ma il rapporto con la famiglia è sempre più una sofferenza. Lei, la stronza, bellissima donna di 45 anni, pensa solo alla sua persona, guarda tutti dall’alto in basso, non si fa mancare nulla, vestiti, borse, centri benessere ecc. E poi mio figlio, Mattia, un ragazzino minuto, un buono a nulla. Nonostante sia maggiorenne, non fa sport, non studia non si impegna in nulla. E ogni mio tentativo di cercare di responsabilizzarlo si scontra con la volontà di mia moglie Federica di proteggerlo, di giustificarlo. E ogni volta che torno casa lo faccio veramente con la morte nel cuore. Mi sento trascurato mai desiderato, mai apprezzato. Solo un bancomat familiare. Un giorno rientrando prima dal lavoro e non trovando nessuno in casa, uscì in giardino per rilassarmi e notando la porta del capanno degli attrezzi aperta, mi avvicinai incuriosito. Quando sto per entrare, sento dei gemiti provenire dall’interno. Indugio. Ma decido di entrare dalla porticina sul retro per controllare senza farmi vedere. Vi entro molto lentamente e senza fare rumore, avanzando sento che i gemiti sono gemiti di piacere. Prima erano solo appena percepiti ora sono chiari e forti e sento anche la voce del figlio del custode, Vlad, un ragazzo robusto a cui ormai da qualche tempo offro piccoli ...
... lavoretti che mio figlio, con la puzza sotto il naso, non fa. Lo sento insultare con parole particolarmente pesanti. Avanzo ancora e mi fermo dietro la piccola parete divisoria. Mi sporgo per vedere al di la del muro e scorgo mio figlio completamente nudo, in ginocchio e di spalle, mentre palesemente sta spompinando Vlad il figlio del mio operaio, che tiene per i capelli Mattia. Non è un pompino. Gli sta letteralmente scopando la bocca. Rimango immobile senza sapere cosa fare. Indeciso se intervenire e scacciare Vlad o attendere per poi parlare con mio figlio. Ma in quel momento mi accorgo che la situazione mi eccita e mi ritrovo con il cazzo in mano mentre certe fantasie mi tornarono alla mente. Fantasie su mia moglie. Il pensiero di utilizzare il ragazzo per rompere gli equilibri familiari e finalmente tornare protagonista della mia vita e punire e soggiogare la moglie prendeva sempre più forza. Nel frattempo Vlad teneva mio figlio per i capelli e si vedeva molto bene che lo spingeva in bocca con foga. Nei movimenti imponenti che infliggeva a Mattia si girarono un po’ così riuscì a osservare le enormi dimensioni del cazzo del giovane. Era molto lungo ma soprattutto aveva un glande gigantesco che sembrava una mazza da tamburo. e mio figlio respirava a fatica quando l’aveva in bocca, notai anche che suo figlio aveva un minuscolo cazzetto come il mignolo della mano di un bimbo, che si menava come un forsennato.. Non resistetti più e iniziai a menarmelo anch’io pensando di ...