Il viaggio continua - Racconti Erotici

Il viaggio continua

Giunti al paese delle due ragazze, verso le 16,00 ora del appuntamento nel posto che ci avevano indicato, ci mettemmo ad aspettarle dato che all'epoca non vi erano cellulari ci si doveva affidare solo alla parola .Ricordo nitidamente che restammo sbigottiti per la totale assenza di esseri umani lungo le vie urbane .Ci apparve uno spettacolo apocalittico nessun rumore totalmente deserto non vi era neppure il sibilo del vento . Ci fermammo con la moto nella piazza centrale per riposarci su di una panchina . Dopo un poco che eravamo seduti, immersi nel più totale silenzio, d'un tratto udimmo varie sirene suonare in lontananza ed immediatamente di lì a poco come in un film il posto si popolò immediatamente di persone a piedi, in moto, in macchina, insomma si creò un vero e proprio traffico. Tra la gente scorgemmo le due ragazze le quali ci vollero subito portare a conoscere i loro parenti . Un pochino imbarazzati anche per il nostro abbigliamento da viaggio un tantino casual e non consono ai nostri usi e costumi . Le seguimmo fino alla loro casa ove ci trovammo tutti i loro parenti dai genitori all'ultimo cugino: tutti incuriositi di conoscere i due romani così ci avevano amichevolmente soprannominati. Senza farci fiatare ci invitarono a cena e da subito si prodigarono per trovarci una dignitosa sistemazione in caso fossimo rimasti qualche giorno . Ci sistemarono per la notte in una particolarissima casetta un pochino fuori dal paese di proprietà della zia . Dopo aver cenato ...

... fummo accompagnati da lei stessa , una strafica sulla trentina con due tette e due chiappe da sballo . Una volta a destinazione la ragazza ci fece vedere la nostra sistemazione per la notte una stanzetta con un bel lettone matrimoniale ed una splendida vista sulla vallata . Entrambi ci accorgemmo fin da subito delle mire della prosperosa ragazza e diciamolo con un faccino ed un fare da troia . Cercava in tutti modi di allontanare il mio amico con banalissime scuse per rimanere sola con me. A quel punto ci tenni a chiarire la mia posizione sentimentale con la nipote ,onde evitare inutili e fastidiose discussioni . Parlai per una decina di minuti ma il mio non fu che un soliloquio infatti infischiandosene altamente di quello che avevo detto e della nipote, la tizia si denudò completamente offrendo alla mia vista il suo statuario corpo, teso e desideroso di ogni tipo di attenzioni. Non sapendo cosa fare, preso alla sprovvista, tradito pure dal mio corpo o almeno una parte di esso inventai uno stratagemma , l'unica soluzione per far desistere la donna dal suo malsano desiderio. Le proposi chiamando il mio amico nella stanza accanto di offrirsi ad entrambi , convinto di un diniego; attento a quello che chiedi potresti ottenerlo: così fu per la seconda volta nella mia vita ebbi un consenso ad una proposta oscena . Lei da subito tutta nuda si adagiò sul freddo tavolo di marmo incitandoci a prenderla a turno . Senza esitare entrammo in lei aprendoci un varco dopo averle divaricato le ...