1. Impulsi parte 3


    Data: 23/04/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Volpycony, Fonte: Annunci69

    ... non fidarsi degli sconosciuti. Così lascio stare e mi sfilo lo zaino dalle spalle. Quando vede il cavalletto appeso sorride: «Sei un fotografo?»
    
    «Per hobby», rispondo con noncuranza. Riprovo con il piede, e questa volta mi lascia fare, e del resto io non ho intenzione di fare altro se non aiutarla massaggiandole un po’ la caviglia. Le faccio ruotare piano il piede, e sembra che il dolore stia passando. «Rilassa la gamba», le dico. «Lascia che i muscoli si rilascino e vedrai che il dolore passerà più velocemente». Dico “velocemente” e intanto inizio a massaggiarle il polpaccio: indossa un completino della Nike nero, con un pantaloncino così corto e così aderente che non devo immaginarmi niente. Il reggiseno sportivo le schiaccia una terza, forse addirittura una seconda, ma i reggiseni sportivi nascondono sempre la taglia reale. È l’esatto opposto di Nicoletta.
    
    Ora che il massaggio fa il suo effetto, si appoggia ai gomiti e butta la testa all’indietro. Mi pare che stia ansimando: il torace si alza e si abbassa con una frequenza che ricorda una breve corsa di riscaldamento. Le guardo tra le gambe, e al centro della protuberanza della figa vedo che il taglio ha un colore più scuro. Allora provo a salire, e mi sembra di vedere che il respiro accelera. Lei allunga una mano e afferra la mia. Forse ho esagerato, ma quella pelle liscia e bianca all’interno della coscia mi ha fatto perdere il controllo. La guardo: mi sta fissando, con la coda di cavalo che ancora va di qua e di ...
    ... là per il movimento brusco. Ecco allora che, con mia sorpresa, anziché tirarmi uno schiaffo tira la mia mano fino a portarsela lì in mezzo.
    
    Istantaneamente il mio cazzo inizia a spingere nei pantaloni, così forte che ho quasi paura che esploda. Infilo due dita sotto i pantaloncini all’altezza dell’inguine, raggiungo la sua piccola voragine e inizio a farle un doppio ditalino, mentre dall’esterno, col pollice, le stuzzico il clitoride. Vorrei toglierle i pantaloncini e infilare tutta la faccia tra le sue gambe, ma o paura che qualcuno ci veda.
    
    Lei si inarca, inizia a non controllare più i gemiti e, dopo pochi minuti, si contrae in un orgasmo che le blocca il respiro. È paonazza, tanto sta godendo, e infine con una mano mi blocca le dita, lasciandosi andare sull’erba della riva.
    
    Ritraggo la mano, e delicatamente mi infilo le dita in bocca e succhio tutto il miele che mi ha lasciato in regalo. O il cazzo duro come il marmo ma le voci che provengono dalla strada mi impediscono di infilargli la verga nella figa ancora bagnata.
    
    Devo calmarmi. «Come va ora?» le chiedo accarezzandole il piede.
    
    Lei si tira su a sedere. Ha i capezzoli che spingono in su, e il baffo della Nike che gira intorno a quello di sinistra. In quel momento mi sembra bellissima. «Non credo di aver mai avuto un orgasmo del genere…». Sorride, e timidamente arrossisce e abbassa lo sguardo. «Di solito non do mai confidenza. Scusami, non so cosa mi sia successo… penserai che sono…».
    
    «Scusami tu» la ...