1. Blade: giorni diversi


    Data: 22/04/2022, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... non era tra i più amichevoli ma sicuramente pareva meglio disposto di prima nei nostri confronti. Valutai alcune armi, scegliendo infine una mitraglietta. MPM, un’arma che il mercato civile e quello militare ancora non potevano dire propria, telaio simile alla Uzi, leggerissima, costituita in larga parte da polimeri. Selettore di fuoco a tre modalità di tiro (singolo, raffica da due e automatico), precisione di tiro al centesimo di millimetro. Lo state of art delle mitragliette, il non plus ultra delle armi leggere. Venti colpi di caricatore. Venti proiettili subsonici ad elevato potere di penetrazione. Rinculo quasi interamente assente. Una bestia. Mi riempii le tasche di caricatori. Presi poi un Tanto, dite quel che volete ma é un arma che sento molto mia, ancora adesso. Granate stordenti di ultima generazione, almeno tre e qualche pane di C4, principalmente per garantirci l’accesso a più o meno ogni area. Flux fu molto più sintetica nellla scelta. Prese due pistole M93F, armi di ultima generazione, capaci di sparare 15 colpi in due modalità. Precisissime. L’ideale se volevi coadiuvare la certezza di centrare il bersaglio col minimo ingombro. Prese anche un paio di coltelli da lancio e due granate a frammentazione. Ci munimmo anche di giubbotti antiproiettili. Una sicurezza extra, nulla di più. Con il nostro fattore rigenerante potevamo comodamente andare senza ma nel tempo che ci avremmo messo a riprenderci da un polmone perforato o cose simili, i nemici ci avrebbero ...
    ... potuti comodamente fare secchi. Radio. Due. Per poter comunicare con la Tigre e i suoi. Annuii, avevamo fatto. Wuong sorrise. -C’é un elicottero che ci aspetta.-, disse.
    
    Viaggi come quelli volano, specialmente quando stai andando verso la morte, tua o di altri. Era una cosa che avevo capito tempo fa. Guardai gli occupanti dell’elicottero. Flux mi guardò di rimando, trasmettendomi determinazione. Certezza. Ce la saremmo cavata. Ancora una volta. Wuong pareva una statua. Calmo e assolutamente indifferente. D’altronde non sarebbe stato lui a dover entrare nella tana del diavolo. L’elicottero si posò con delicatezza su una collinetta. -Ok.-, spiegò il Capitano, -I nostri hanno già creato un tunnel il cui fondo é a pochi metri dal soffito del tunnel della miniera. Quello é il vostro punto d’entrata.-. -Immagino abbiate scavato senza produrre il minimo rumore.-, disse Flux. Si mise dei guanti. Calarsi dalle corde messe a disposizione da Wuong e i suoi sarebbe stata l’ultima parte facile. -Immagini bene. Non hanno la minima idea di cosa li aspetta. Lo strato di roccia che vi separa é sottilissimo. I britannici hanno fatto del loro meglio per poter spremere le ricchezze di Madripoor sino all’osso. E così facendo vi hanno facilitato l’entrata. Basterà del C4.-, disse il Capitano. Annuimmo. Non c’era altro da dire. Ci preparammo alla calata. Il tunnel scendeva nelle viscere della terra. Calammo e piazzammo il C4. -E ora…-, dissi io. Flux sorrise. -Fuoco e fiamme.-, sussurrò. Premette il ...
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