LA CHAT – Episodio 8
Data: 10/04/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... stata molto più facile da pulire. Non avevo fatto foto della espulsione… mannaggia a me! Fotografai la doccia lurida, le mie gambe piene di piccoli pezzi di merda e sperai che bastasse.
Lavai la doccia e me, tornando decentemente pulita e priva di odori, quando la pancia mi mandò un altro lampo. Un nuovo crampo. Mi misi sul WC, stavolta, e fotografando (raro che faccia due volte lo stesso errore) svuotai altro liquido, stavolta più denso e sporco. Quasi tutti escrementi. La cosa proseguì con qualche altra scarica di quella che era quasi diarrea, ma poi fini, finalmente. Mi sentivo svuotata, sia come energie che fisicamente. Ora il mio intestino doveva essere pulito, pensavo. Nuovo bidet, ed ero pronta per violarmi lo sfintere con il dito.
Lo feci facendo fotografie, e mi sentivo abbastanza dilatata, quasi non sentivo il dito. Volli fare una prova, e provai cosa provavo con il pennarello. Stavolta non sentivo fastidio, e quasi niente piacere, occupava troppo poco spazio dentro di me. Lo tolsi – ma solo dopo un selfie al mio ano – e rimisi il dito dentro. Volevo di più. Mi lubrificai medio ed anulare e mi penetrai il culo con due dita. AHHH! Ora si che mi sentivo troia! Me lo ...
... stantuffai godendo e fotografando, fino ad essere sull’orlo dell’orgasmo, ed a quel punto incurante delle finestre andai in cucina con due dita in culo, curva in avanti, con l’andatura di una invalida, a prendere la banana.
Era arrivato il momento, la presi e me la infilai nella vagina fino a sentirla toccare in fondo in modo quasi fastidioso, ma godendo come una pazza. Presi il pennarello e me lo misi dietro, solo per essere più troia nella foto ma scoprendo che con una banana nella fica il culo ha meno spazio ed il pennarello da solo già portava le sue sensazioni. E li, in piedi, scossa da brividi, oscillando priva di equilibrio, venni e squirtai. Finii a quattro zampe come una cagna, e così, con la banana piantata ancora in vagina ed un pennarello nell’ano raggiunsi il computer e feci il mio rapporto, completo di tutti i dettagli come voleva lui, con tante foto, e mi accasciai per terra, ancora farcita come un bignè.
Appena avessi preso fiato mi sarei tolta banana e pennarello. Forse. Forse li avrei tenuti in eterno per continuare a sentire quelle onde che percorrevano il mio corpo, quelle scosse elettriche che ogni tanto mi facevano sobbalzare. E poi volevo leggere la sua risposta….