Sesso e numeri pt.2
Data: 07/04/2022,
Categorie:
Masturbazione
Autore: RotenKopf, Fonte: xHamster
... inarcamento della schiena. Scesi sempre più...il calore che sentivo li sotto era elevato, e li come speravo trovai l'altra sua mano...si stava toccando....le sue dita vorticvano fuori le sua fica bagnatizzima. Ritrassi le mie dita per dedicarmi al buchetto del suo sedere, ma lei allungando la sua mano riportò le mie dita nel centro del suo piacere. Le toccavo le dita, le accarezzavo la mano fradicia mentre si toccava decisi che era arrivato anche il mio tempo per godere..mìinfilai la mano libera nei pantaloni...avevo la cappella fradicia e calda. Inizia a segarmi. Con un occhio osservamo il turbinio delle nostre mani sotto i suoi pantaloni, con l'altro cercavo di dare un occhiata in giro per controllare....non si sa mai....Mi avvicinai al suo corpo, avvicinai la mia testa alla sua, la mia bocca al suo orecchio e le disse: "Aituami a godere come sto facendo con te". Lei girò il viso si bagno le labbra con la lingua, abbasso gli occhi in direzione del mio pacco, sfilò la sua mano da sotto la fronte e senza esitare la face scivolare sotto i pataloni. Ora era lei che aveva trovato le mie dita, il calore, il mio piacere.Lei venne poco dopo....sentii il suo corpo tendersi come un arco, la mano che si toccva strinse le mie dita mentre quella che mi segava strinse il mio menbro duro prima di rilassare tutto i muscoli del suo corpo. Smise per un attimo di ...
... farmi godere, si mise più comoda appoggiando la sua testa sul mio petto. Pochi secondi che mi sembrarono minuti e che accrebbero la mia voglia di lei....ricomciò quindi. Questa volta con più cura. Me lo accarezzava, mi stuzzicava la cappella stringendola con la mano, percorrendo tutto il bordo inferiore con le dita, mi soppesava le palle....mi faceva godere. Su e giù, su e giù su e giù, chisi gli ochhi per godermi ogni secodno, ogni msuo respiro. Eccomi.....sono al cumine delpiace, pronto per imbrattare le sue dita del mio piacere....."GIOVANNI! GIOVANNI!" mi sentii chiamare apri gli occhi. "A che pensi?" Era G. che mi parlava. Era stasa sulla pancia con il cellulare in mano. "Era mia madre. Dice che per lei va bene se mi dai te le ripetizioni". Si era fato tardi, il sole stava andando via e al parco iniziava a fare feddo. Richiamammo il cane e ci avviammo verso la fermata dell'autobus che lei doveva prendere per tornare a casa. Sfortunatamente l'utobus era già li ptono per partire. Facemmo un breve s**tto. Arrivammo in tempo...ci salutammo con rammarico alla fine il pomeriggio passato insieme aveva dato piacere ad entrambi. Ci salutammo con abbraccio caldo e sincero. Stava salendo sull'autobus, io la gurdava da dietro...l'autista accese il bus, lei si girò, face per scendere io le andai incontro mi poso la mano destra sul viso e mi baciò sulla bocca....