Una metamorfosi
Data: 01/04/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: knoor, Fonte: Annunci69
... movimenti ritmici, la troia lo vuole anche nel culo, lo aiuta, lo cerca. Lentamente il vecchio affonda nel culo di Giorgia la grossa cappella.
Lei guarda ancora diritto nell’occhio della telecamera, quasi come se sapesse che la sto guardando, come se volesse farmi vedere il suo abbandono.
Continua a leccarsi le labbra ad ansimare.
Ti diverti puttana? Ti piace quel grosso arnese che ti apre? Penso.
Ora lui le tine entrambe le mani sui fianchi e lentamente, quasi senza muoversi le spinge tutto l’uccello nella carne.
Giorgia si gira ancora a guardarlo, lui, il bastardo, annuisce portandosi l’indice davanti alla bocca come a dirle di non urlare troppo forte, di non fiatare, di stare buona e tranquilla.
Mia moglie rotea gli occhi verso l’alto presa dalla follia, ora lui comincia a muoversi con più ritmo. Come ride beffardo, se la incula alla grande e lei gode, lo implora , lo supplica di venire, di montarla più forte. Giorgia è sfrenata.
A questo punto ecco la mia improvvisa metamorfosi, mi sto eccitando vendendo mia moglie farsi montare dal vecchio. Non capisco questa nuova situazione, ma comincio a masturbarmi.
E quando il vecchio leva il suo lurido uccello dal culo della mia donna, gli schizzi del enorme cazzo le arrivano fino ai capelli e le macchie di sborra le corrono lungo la schiena; io, lo ammetto, vengo nei pantaloni come una checca.
Alla fine il vecchio le da una sculacciata per dirle di girarsi e pulirgli il cazzo.
Ora la vedo seduta tra ...
... le sue ginocchia, soddisfatta e felice mentre gioca con il pisello oramai floscio, ma pronto a ripartire.
Cosa mi stava succedendo? Un uomo normale penso, avrebbe messo fine a quella storia e forse anche al matrimonio, ma io?
Io no. Nel giorni che seguirono guardai quel video come preso da una furia e ogni volta in me l’eccitazione cresceva. Feci anche l’amore con Giorgia più volte eccitandomi da morire immaginandola tra le braccia del suo amante.
La mia umiliazione quindi era totale, ma proprio questo mi eccitava. Ero ossessionato dall’immagine dell’uccello del vecchio che si posava su di lei. Non sapevo davvero che fare, quelle immagini mi eccitavano troppo: lei così segreta ed inarrivabile che implorava in ginocchio davanti a quel mostro.
Una sera, mentre le leccavo la dolce fighetta, come le piaceva come si lasciava viziare. Le sollevai un po’ le cosce e cominciai a leccarle il buchetto del culo. La puttanella non si opponeva ed i miei baci diventarono sempre più arditi. Poi un immagine mi fulminò. Pensai alla sborra del vecchio che le colava dal culo, dopo che lui se l’era goduta e, si lo ammetto, immaginai di pulire come uno schiavo la lurida sborra. “Pulisci bene frocetto” immaginavo mi dicesse il vecchio e quasi sentivo la sua voce sibilami all’orecchio e questa immagine eccitò alla follia.
“So quello che fai con il vecchio Giorgia”.
Le dissi così a bruciapelo una sera; era tornata tardi ed io immaginai che fosse ancora calda degli abbracci del suo ...