L'oscuro oggetto del desiderio
Data: 28/03/2022,
Categorie:
Trans
Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
Marco si era gentilmente offerto di ospitarmi nella sua stanza a Bologna. Universitario, in procinto di conseguire la laurea in ingegneria elettronica, era un ragazzo sveglio e intelligente. Donnaiolo amava la figa in modo viscerale e non lesinava tradimenti alla ragazza di turno. Laura, l'attuale compagna, era riuscito ad imbrigliarlo anche se non mancavano scappatelle con giovani studentesse affascinate dal fisico asciutto ed atletico del mio amico.
Ero ospite per via di un concorso per un posto statale. Pur se non non mi ero mai aperto con lui del mio sentirmi donna, Marco aveva intuito qualcosa. Battute e accenni vari di carattere sessuale mi avevano fatto intendere la cosa.
Arrivai da lui nel primo pomeriggio di una giornata calda di inizio giugno.
- stai pure quando vuoi
mi disse
- se vuoi usciao insieme stasera per una pizza. Viene anche Laura
- ti ringrazio Marco, ma preferisco uscire per incontrare una persona con cui ho già fissato un appuntamento
non volevo disturbare e poi l'idea di uscire per Bologna da solo mi attizzava
- va bene come vuoi. Questa è la chiave della stanza rientra quando vuoi
Mi feci una doccia veloce e salutai Marco. Uscii dirigendomi in centro.Feci una lunga passeggiata gustandomi la città, i suoi negozi, la vitalità dei giovani universitari di cui la città era ricca.
A sera andai a mangiare in un piccolo ristorante e dopo l'ultima passeggiata lentamente rincasai.
Entrai nell'androne di casa e incontrai ...
... Laura che scendeva le scale. Era visibilmente sconvolta, arrabbiata. Mi salutò velocemente e uscì sbattendo il portone di casa. Salii sopra ed entrai in casa. La stanza era vuota, la piccola cucina deserta ma dai piatti sporchi si capiva che avevano cenato. La porta del bagno era aperta. Mi affacciai.
Marco stava facendosi una doccia
- Marco
chiamai
- sono qui
mi disse mentre si insaponava
- ho incontrato Laura sulle scale
- lascia stare abbiamo litigato
- come mai?
- è una stronza. gli ho detto di farmi un pompino e mi ha detto di no. Voleva solo scopare. Lo sa bene che se non me lo prende in bocca non mi piace poi scopare.
Stava davanti a me nudo, bagnato. Il fisico statuario. IL suo bigolo che penzolava ancora un pò eccitato. Non potevo non guardarlo, ammirarlo, immaginarlo nella mia mano. Sentirlo duro come il marmo, eccitato dal mio lavoro. Stava esplodendo la mia lei nel desiderio di avere quel cazzo tutto per se.
Marco si accorse della mia attenzione per il suo sesso.
- dimmi, ti piace il mio cazzo?
- veramente...
- dai non fare le storie, l'ho capito da sempre che sei una femmina. Quel tuo modo di fare, quella dolcezza che hai. Vieni qui, avvicinati.
Chiuse l'afflusso di acqua.
Mi avvicinai lentamente come un automa.
- vieni qui.
Lo avevo di fronte adesso, sentivo il calore del suo corpo. L'acqua scivolava in tanti rivoli sul suo petto fino a raggiungere l'inguine
- prendilo in mano su, lo so bene che lo ...