1. Vestirello, sai cos'è?


    Data: 24/03/2022, Categorie: Voyeur Autore: rusade, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi ho fatto tardi, mi vesto in fretta per andare in ufficio. Sono nuda, non mi accorgo di essere davanti alla finestra, metto le autoreggenti, gli slip, il reggiseno. Per questo fatico un po', le tette mi si sono un po' ingrossate recentemente, sarà l'ovulazione. Lo sguardo mi va alla finestra e mi blocco impietrita. Il dirimpettaio mi sta guardando con insistenza e non ho motivo di pensare che non abbia guardato la scena fin dall'inizio, quando ero completamente nuda. Resto un attimo ferma, poi decido di non accorgermene e indosso il vestito. Mi seggo sul letto per infilare le scarpe e corro via.
    
    Al semaforo penso. Okay, il vicino mi ha vista nuda. E allora?
    
    Durante la pausa caffè racconto l'accaduto alle ragazze, 3 colleghe ormai mie amiche da anni, che ovviamente cominciamo a sfottermi. Rispondo pazientemente alle loro domande. No, non ho visto se si stava segando. No, mi vestivo regolarmente, senza colonna sonora di 9 settimane e mezzo e senza flemma ammiccante, avevo solo fretta di venire in ufficio. No, non mi sono data il lucido sulle labbra mentre ero nuda con le sole calze autoreggenti. E non ho fatto nemmeno le boccacce simulando la ventosa di un pompino. Avete finito, adesso? Ah, quindi voi ne avreste approfittato? Vi sareste messe a mimare la troia che è dentro di voi per vedere fino a dove si poteva arrivare? Alle 8 del mattino? Okay, io torno alla scrivania, ho da lavorare.
    
    Confessione numero 1.
    
    Vabbè, ci ho pensato tutto il giorno. Cioè, non ...
    ... sempre, ma il pensiero è rimasto fisso nella mia mente. Si, ho fantasticato un po' lo ammetto. Che volete, dopo tanti anni di matrimonio ci vorrà pure un po' di pepe, no?
    
    Ma poi, com'è questo vicino? Le mie amiche mi hanno fatto il terzo grado, ma io non me lo ricordo affatto.
    
    Adesso sono di nuovo le otto del mattino, sto uscendo dalla doccia avvolta nel mio solito accappatoio. Vado in camera a passo di condannato a morte. Faccio di tutto per non guardare fuori dalla finestra, ma con la coda della coda dell'occhio vedo la sagoma del vicino. Anche oggi. Che faccio? In bagno è il turno di mio marito e se mi trovasse a vestirmi in soggiorno o in cucina sarebbe imbarazzante. Cosa potrei dirgli? E allora... resto in camera e provochiamo un po' il guardone. Mi giro di spalle e lascio lentamente cadere l'accappatoio a terra. Mi chino per prendere un asciugamani dal cassetto. In fondo il culo è sempre stato il mio pezzo forte, mettiamolo un po' in mostra . Mi asciugo per bene, oggi ho scelto un tanga, me lo infilo da in piedi e di spalle. Prendo il reggiseno, mi giro di tre quarti, infilo una bretella e mi giro frontalmente alla finestra. Però non riesco ad alzare il mio sguardo da terra, infilo l'altra bretella e comincio a sistemarmi le tette per farle entrare dentro le coppe striminzite. Mi impongo di guardare oltre la finestra, lui mi sta guardando. Riabbasso subito lo sguardo e prendo le calze, le indosso lentamente per non romperle. Accompagno il tessuto sulle mie cosce ...
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