1. Armando Cap.2


    Data: 24/03/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autoerotismo Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu

    Il membro di Armando era duro come la roccia, sguainato, pronto per essere soddisfatto dalla ragazza che sedeva al suo fianco. Anna chinò il capo prendendolo fra le labbra senza fiatare, deliziando il suo lui con un altro suo pompino degno di nota. Quel pomeriggio la ragazza era affamata di cazzo e tutto il resto si fece distante mentre lo succhiava eccitandosi senza eguali. Tra le cosce si sentì fremere e le mutandine che indossava diventarono in un lampo umide e appiccicose mentre Armando esprimeva brevi rantoli e mugoli di piacere, invogliando la sua giovane amante a continuare nei suoi lussuriosi movimenti.
    
    <<Si… Continua…>> le sussurò mentre Anna passava in rassegna la sua cappella arrossata spremendolo fino a fargli uscire le prime gocce di seme.
    
    Era tremendamente eccitante per lei sentire il suo succo sulla lingua. Le piaceva molto il suo sapore aspro e dolce, intenso come nessun altro. Armando non era di certo il primo ragazzo che si scopava ma da quando gli aveva donato il primo pompino aveva fin da subito amato il suo sapore diventandone presto dipendente. Dopo averlo assaggiato riprese a succhiare la sua verga con ancora più foga. Nel frattempo che la suzione continuava, lui le accarezzava i capelli con dolcezza, facendole capire quanto fosse importante. In realtà Armando stava fingendo, non la amava così quanto provava lei, ma per continuare a scoparsela sapeva di dover agire in quel modo.
    
    Anna si ridestò all’improvviso dal con il cuore in gola e un ...
    ... sorriso malizioso stampato sulle labbra. Le sue pupille brillavano e una goccia di saliva le colò da un lato della bocca, finendo sulla maglietta. Si espresse in un gemito liberatorio, di puro godimento prima di baciarlo sulle labbra. Un gesto di pausa il suo, tant’è che poco dopo lo riprese di nuovo in bocca, stavolta stringendo la base tra la mano per mantenerlo saldo.
    
    Non appena il pompino riprese, Armando era ormai prossimo alla venuta; voleva innaffiarla di sperma come piaceva a lei e così accadde. Il suo seme le riempì il palato con potenti schizzi mentre lui le teneva fermo il capo sul suo membro, forzandola a prenderlo fino all’ultima goccia.
    
    Anna era in estasi. Le piaceva quel gesto di costrizione e quando lui la liberò gli fece vedere quanto era stata brava. Aprì la bocca mentre lui con uno sguardo lussurioso osservò la quantità di seme che le riempiva la cavità orale. Subito dopo la ragazza lo inghiottì tutto d’un fiato, quasi strozzandosi, prima di baciarlo nuovamente.
    
    <<Ti amo…>> Le disse tra i baci ma lui non si pronunciò.
    
    Si sciolsero dopo un paio di minuti tornando alla realtà. Erano in macchina, fermi davanti al cancelletto della villetta dove Anna abitava con la sua famiglia. Si scambiarono uno sguardo complice prima che lei si affannò per prendere la sua borsetta da terra portandosela sulle gambe e rovistando all’interno finì per estrarre il portafoglio. Anna gli diede il corrispettivo che gli spettava per il tragitto e Armando le prese i soldi e li ...
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