1. Antiche immagini


    Data: 16/03/2022, Categorie: Poesia Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    I-Antiche immagini
    
    Scorre acqua sotto il ponte Vecchio
    
    Fogliame naviga sul Ticino
    
    Verso rotte sconosciute
    
    In balia del vento e del dolce navigare
    
    Insegue correndo la barchetta di ramoscelli
    
    Verso un viaggio di fantasia
    
    Mentre lassù, stormi ordinati migrano
    
    Verso lidi più caldi
    
    E a rimirar i rami che affiorano
    
    Simili a creature pietrificate
    
    La nebbia che sale
    
    E l’immagine di un vecchio curvo
    
    Pescatore di un umida mattina d’autunno
    
    Tutto attorno il Borgo è sospeso
    
    Luci diafane come fuochi fatui
    
    E gli spettri dei barcè emergono
    
    Galleggiando nella nebbia
    
    Una donna si affaccia ad una finestra
    
    Ad osservare l’ennesimo amante
    
    Che si allontana sull’acciottolato
    
    Di seta leggera ella è vestita
    
    Tra le dita una sigaretta di brace accesa
    
    Guardo in alto
    
    e vedo il borgo antico in collina
    
    dal quale il vecchio contadino osserva
    
    la grandezza della natura mai così colorata.
    
    Pennellate di pittore comandate dal cuore e dall'anima
    
    per deliziare gli occhi di noi umani
    
    in quadri irregolari di gialloverde e sfumature di rosso di linee viticole
    
    Sulla piatta pianura di campi arati e pieni di stoppie
    
    dove i canti delle madri richiamano i figli a casa
    
    dove i ricordi galleggiano ...
    ... nell'aria nebbiosa
    
    mormorata tra i tavoli di un'osteria fumosa
    
    tra carichi a briscola
    
    e bestemmie lanciate sui tavoli
    
    tra donne dal corpo generoso
    
    che qualcuno ama tra lenzuola e trapunte
    
    Io sento ancora cantare in dialetto
    
    Le ninna nanna di pioggia sul tetto
    
    E sotto il sole che fulmina i cortili
    
    Le polverose corse di noi bambini
    
    La voce di una madre che chiama dall’alto
    
    La voglia di libertà di un cuore innocente
    
    Lo sguardo di una bambina dall’altalena
    
    Le mani della ragazza cresciuta tra i banchi
    
    I primi amori sbocciati al parco
    
    Quando la nebbia sale dal fiume
    
    Pianura e collina
    
    Curva sinuosa
    
    Il fiume canta una melodia
    
    Nel giorno d’Autunno, nel freddo inverno
    
    Nello sbocciare di una primavera, nell’assolata estate
    
    E il fiume che lento e pigro
    
    Che scorre sotto il vecchio ponte
    
    Ora tumultuoso tra le vecchie mura
    
    Ad accarezzare le antiche rive
    
    Saluta il pescatore che chino pesca
    
    Gorgheggia attorno ai barcè
    
    Indifferente sotto la faccia che lo sberleffa
    
    In attesa di ingrossare con le nuove piene
    
    Perdendosi, semplicemente,nel suo lungo viaggio
    
    Al padre Po che insieme lo condurrà, verso l’agognato mare..
    
    ((Composta grazie anche alla collaborazione dell'amico celato Tristan)) 
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